• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02267/035    premesso che:     il provvedimento in esame introduce misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e la proroga...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/035presentato daMELONI Giorgiatesto diMartedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame introduce misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e la proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229;
    è pienamente condivisibile ogni iniziativa, anche di carattere normativo, volta a «costruire» una Nazione verde, equo, sociale e a impatto climatico zero, intensificando le azioni per la salvaguardia dell'ambiente e il contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici (che stanno diventando sempre più visibili e pervasivi);
    questo rappresenta un obiettivo estremamente ambizioso, perseguito anche a livello europeo, che peraltro offrirà una reale opportunità di modernizzazione e di competitività anche al nostro sistema economico-produttivo;
    ciò comporterà inevitabilmente una serie di costi e di sfide anche a breve termine, per cui è importante coniugare misure di sostenibilità ambientale con efficaci e strutturali interventi di sostenibilità economico-sociale, anche prevedendo iniziative volte a contrastare l'importazione di prodotti da Stati extra europei che non rispettano gli standard ambientali, salariali e di sicurezza vigenti in ambito europeo e di conseguenza alterano la concorrenza;
    sarebbe opportuno oltre che necessario, dunque, accompagnare la fase di transizione in atto verso un'economia «più verde e più inclusiva» con politiche mirate di sostegno alle imprese e ai cittadini che dovranno nel tempo adattarsi alle nuove regole;
    la profonda trasformazione dell'economia e della società che l'Unione europea è chiamata ad intraprendere dovrà essere comunque realizzata secondo modalità che tengano conto delle situazioni nazionali e che siano eque dal punto di vista sociale,

impegna il Governo

a promuovere l'introduzione di dazi su prodotti esteri che non rispecchiano gli standard di tutela ambientale (oltre che quelli salariali e di sicurezza sul lavoro) vigenti in ambito europeo (c.d. «dazi di civiltà»), per evitare un pericoloso dumping sociale e contrastare i fenomeni di concorrenza sleale.
9/2267/35. Meloni, Lollobrigida, Butti, Delmastro Delle Vedove, Foti, Trancassini, Deidda, Prisco, Zucconi, Maschio, Ciaburro, Acquaroli, Bellucci.