• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04295 (4-04295)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04295presentato daMULÈ Giorgiotesto diMartedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   MULÈ, APREA, MARIN e SACCANI JOTTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 24 ottobre 2019 è stata inaugurata al Louvre di Parigi, in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla sua morte, la mostra sul Leonardo da Vinci in cui verranno esposte cento opere tra dipinti, codici e disegni che ne illustrano l'opera durante tutta la sua vita;

   per l'organizzazione di questo evento di rilevanza internazionale è stato siglato a Parigi un memorandum d'intesa tra il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e il museo del Louvre per lo scambio di opere di Leonardo in cambio del prestito di opere di Raffaello di cui, nel 2020, ricorre il quinto centenario della morte;

   l'Italia ha contribuito in misura considerevole all'allestimento della mostra: sono stati inviati al Louvre, in prestito fino a febbraio 2020, numerose opere di Leonardo – oltre all'Uomo Vitruviano, saranno a Parigi il San Girolamo, il Ritratto di musico, La Scapigliata, e alcuni disegni provenienti da diversi musei italiani – e varie opere di altri illustri autori;

   la mostra di Leonardo al Louvre rappresenta un'occasione unica e straordinaria in quanto saranno esposti contemporaneamente, per la prima volta in assoluto, undici dei quindici dipinti attribuiti a Leonardo da Vinci;

   la mostra ha, infatti, attirato l'attenzione di tutto il mondo, è atteso quasi un milione di visitatori, si può accedere solo prenotando e acquistando i biglietti on line e già si è vicini al sold out;

   il principio dello scambio di opere culturali tra Paesi non è in discussione; si sottolinea la necessità che le procedure e gli accordi relativi ai prestiti di opere d'arte avvenga quanto meno sulla base di equità: alla vicenda del mancato prestito della Gioconda, che la Francia ha saputo evidentemente difendere a dovere, si aggiunge la beffa della distorsione del nome del genio tutto italico di Leonardo da Vinci che è diventato Léonard de Vinci sia nella titolazione della mostra che nelle pubblicazioni relative;

   la naturalizzazione del nome di Leonardo da Vinci nel francese Léonard de Vinci appare agli interroganti sia un «furto» morale ai danni del patrimonio culturale, storico, scientifico italiano che un «delitto» contro lo stesso Leonardo –:

   se i Ministri interrogati non intendano adottare iniziative presso le autorità francesi per esprimere il totale disappunto in merito a quello che gli interroganti considerano un vero e proprio «furto di identità» e di riconoscimento delle origini italiane di Leonardo da Vinci, compiuto storpiandone il nome, anche in considerazione del fatto che alla predisposizione della mostra l'Italia ha dato un contributo fondamentale e che, nel corso del periodo trascorso in Francia, nessun documento, opera, disegno o altro di paternità di Leonardo fu da lui firmato come Léonard de Vinci.
(4-04295)