Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
C.3/01191 (3-01191)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01191presentato daCOSTA Enricotesto diMartedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275
COSTA, GELMINI, BARTOLOZZI, CASSINELLI, CRISTINA, FERRAIOLI, PITTALIS, SARRO e ZANETTIN. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
il 1° gennaio 2020 entrerà in vigore la riforma, introdotta dalla legge n. 3 del 2019, che sospende il corso della prescrizione dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado;
l'entrata in vigore «differita» della riforma trovava la propria ratio nella necessità di elaborare una più complessiva riforma della giustizia in grado di affrontare in maniera strutturale il problema dell'irragionevole durata dei processi; dall'approvazione della riforma della prescrizione ad oggi, non è stata però portata all'esame delle Camere alcuna proposta normativa in tal senso, nonostante, come il Ministro interrogato ha avuto modo di affermare durante lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea del 20 novembre 2019, ci sia una bozza di riforma «pronta da un mese», «su cui la maggioranza si sta ovviamente confrontando»: nessuna nuova disposizione in materia di riforma del processo potrà, quindi, certamente essere operativa prima del 1° gennaio 2020, termine dal quale dispiegherà la sua efficacia la soppressione – di fatto – della prescrizione;
anche buona parte dei gruppi di maggioranza che formano l'attuale Esecutivo sostengono la necessità dell'approvazione di misure incisive a tutela della ragionevole durata del processo prima dell'entrata in vigore della riforma della prescrizione;
allo stesso tempo, il Governo ha manifestato l'intenzione di rinviare l'entrata in vigore della riforma delle intercettazioni, promossa nel 2017 dall'allora Ministro della giustizia Orlando. Secondo fonti di stampa, si parla di proroga «effettuata in via meramente cautelativa, considerate le difficoltà tecniche che avrebbe comportato per le procure un'entrata in vigore dal 1° gennaio»; al di là delle motivazioni di facciata, emerge, però ad avviso degli interroganti un'ulteriore divisione nel Governo ed una trattativa sottotraccia non ancora conclusa tra Partito democratico e MoVimento 5 Stelle, che, oltre alla prescrizione, interessa anche le intercettazioni;
anche sul tema delle intercettazioni sono in gioco principi costituzionali e l'esigenza di contemperare le necessità investigative con il diritto dei cittadini a vedere tutelata la loro riservatezza, soprattutto quando estranei al procedimento; è urgente avere una disciplina che eviti la pubblicazione delle intercettazioni irrilevanti, che sia comunque a tutela delle garanzie della difesa –:
se il Governo sia compatto nel confermare l'entrata in vigore della riforma della prescrizione al 1° gennaio 2020, senza subordinare l'applicazione delle nuove disposizioni all'approvazione di una riforma organica del codice di procedura penale che assicuri la ragionevole durata dei processi, e se intenda confermare l'intenzione di adottare iniziative volte a disporre un ulteriore rinvio della riforma delle intercettazioni di cui al decreto legislativo n. 216 del 2017.
(3-01191)