• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00590 (2-00590) «Brunetta».



Atto Camera

Interpellanza 2-00590presentato daBRUNETTA Renatotesto diVenerdì 6 dicembre 2019, seduta n. 273

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   come riportato ultimamente da alcuni quotidiani della Capitale e Tg a carattere nazionale, al fine di individuare una o più discariche provvisorie di servizio o stoccaggio per la città di Roma, ci sarebbe in discussione l'ipotesi, di utilizzare un sito industriale già esistente sulla via Ardeatina, in località Divino Amore, di proprietà della società Ecofer;

   la presenza nell'area di forti concentrazioni di gas radon ha reso necessario un monitoraggio del gas, che è stato avviato dopo l'approvazione dell'ordine del giorno 2/10 collegato alla seduta di consiglio municipale di Roma IX del 4 febbraio 2010;

   nel marzo 2013 l'Italia è stata denunciata alla Corte europea di giustizia dalla Commissione europea per l'ambiente, in quanto parte dei rifiuti di Roma non avrebbero subito il trattamento meccanico biologico richiesto dai regolamenti europei per ridurre la consistenza volumetrica dei rifiuti e facilitare un loro eventuale possibile recupero;

   la Commissione europea, con una nota indirizzata al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, alla regione Lazio e al comune di Roma, facendo riferimento ad un precedente carteggio con la regione Lazio le cui risposte sono state ritenute insufficienti, chiede nuove informazioni alla luce delle allarmanti notizie che sono apparse sui grandi quotidiani internazionali come il Financial Times del 9 luglio 2019;

   la Commissione europea critica la regione Lazio poiché il piano rifiuti del 2012, ancora in vigore, è in gran parte inattuato con impianti previsti non in esercizio o addirittura chiusi ed esprime forti perplessità in merito al mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, sulla mancanza di impianti di compostaggio e sulla insufficienza delle discariche esistenti;

   a ciò si aggiunga che la preoccupazione maggiore della Commissione è sulla termovalorizzazione, considerato che, dei quattro impianti previsti dal piano del 2012 è presente solo quello di S. Vittore, insufficiente a trattare la quantità di cdr-css prodotto dagli impianti di Tmb previsti;

   gran parte della località di Falcognana-Divino Amore, dove risiedono decine di migliaia di cittadini, è ricompresa all'interno del Parco Regionale di Decima-Malafede, del Parco dell'Appia Antica e dal 2010 è sottoposta a vincolo paesaggistico con la «Dichiarazione di Notevole interesse Pubblico» emessa dal Ministero per i beni e le attività culturali, con decreto ministeriale del 25 gennaio 2010;

   nel territorio del municipio Roma IX sono già operanti numerose discariche: due a Porta Medaglia, due in via Ardeatina, una a Fioranello, una a Selvotta, nonché diversi recuperi ambientali tra via Laurentina e Santa Palomba ed una discarica di rifiuti pericolosi a Falcognana;

   nei territori limitrofi è presente la discarica di Albano, il previsto inceneritore del Roncigliano e la discarica di amianto di Pomezia;

   il Tar del Lazio con sentenza n. 05600/2017, confermata poi dal Consiglio di Stato, ha negato alla soc. Ecofer l'aumento dei codici Cer relativi anche ai rifiuti solidi urbani;

   con l'ordinanza n. Z00003 del 27 novembre 2019 la regione Lazio del presidente Zingaretti ha emanato un atto tardivo in quanto si specifica che la responsabilità dell'emergenza rifiuti è del comune di Roma, evidenziando solo la necessità di trovare in pochi giorni una discarica dove abbancare e stoccare i rifiuti, non considerando che la Commissione europea stessa con apposita direttiva stabilisce che il 65 per cento dei rifiuti deve andare a riciclo, il 25 per cento deve essere valorizzato e solo il 10 per cento deve andare in discarica;

   l'eventuale utilizzo del sito di Falcognana-Divino Amore non è in nessun modo compatibile con i codici per i rifiuti solidi urbani e inoltre l'urgenza è assolutamente non giustificabile ed è dovuta, ad avviso dell'interpellante, solamente al lassismo della regione Lazio e del comune di Roma, pertanto illegittima;

   la dichiarazione dello stato di emergenza, qualora si dovesse verificare ai fini della nomina del commissario, si configurerebbe, secondo l'interpellante, come illegittima e suscettibile di impugnazione e denuncia;

   l'eventuale decisione commissariale di aprire la discarica di Falcognana-Divino Amore comporterà inevitabilmente la chiusura dell'attività del gruppo Fiori Metalli attualmente operante nell'impianto, con il licenziamento di oltre 300 persone in tutta Italia;

   come riscontrato dalle maggiori agenzia di stampa, il rapporto Ispra 2020, in fase di pubblicazione, sui dati del 2018, evidenzia come la produzione dei rifiuti nel Lazio è in aumento rispetto al 2017: si tratta di circa tre milioni di tonnellate di rifiuti prodotti all'anno, con 1 milione 300 mila tonnellate di indifferenziato;

   i dati appena riportati rilevano una mancanza di impianti di compostaggio per circa 500 mila tonnellate all'anno e una insufficienza di termovalorizzazione pari a circa 450 mila tonnellate –:

   se il Ministro interpellato sia informato di tale progetto e, in caso positivo, se non intenda intraprendere le opportune iniziative di competenza al fine di fornire un'approfondita valutazione della sostenibilità dell'impatto sulla salute pubblica che la presenza di tale discarica provocherebbe.
(2-00590) «Brunetta».