• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
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Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02220-AR/226presentato daGIACOMETTO Carlotesto diGiovedì 5 dicembre 2019, seduta n. 272

   La Camera,
   considerato che:
    l'articolo 22, introduce un credito d'imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per transazioni effettuate con carte di pagamento e, per effetto delle modifiche apportate in Commissione, mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili, a decorrere dal 1 o luglio 2020;
    ai fini della trasparenza dei rapporti tra sistema creditizio e imprese che utilizzano il POS, si stabilisce che la Banca d'Italia, con provvedimento da adottare entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto, individui le modalità e i criteri con cui gli operatori finanziari trasmettono agli esercenti, mensilmente e per via telematica, l'elenco e le informazioni relativi alle transazioni effettuate;
    nonostante l'Italia abbia il numero più basso di operazioni annue pro-capite con strumenti alternativi al contante (111 rispetto ad una media europea di 265), i POS in Italia sono 3,2 mln, oltre un terzo di quelli dell'intera area euro: 5.200 POS ogni 100.000 abitanti, a fronte di 2.800 ogni 100.000 abitanti nell'area dell'euro (fonte: ABI);
    sempre da fonte ABI si apprende che in Italia le commissioni sui pagamenti digitali sono all'1,1 per cento del transato, al sotto la media europea pari all'1,2 per cento. In Olanda e in Svizzera le commissioni applicate sui POS sono all'1,6 per cento, in Germania e in Svezia all'1,5 per cento, nel Regno Unito e in Grecia all'1,3 per cento. In Italia dunque non c’è alcuna preclusione del settore del commercio rispetto all'uso POS, quanto piuttosto sui suoi costi di gestione;
    recenti inchieste hanno dimostrato che, a carico dei negozianti, per spese di piccolo importo i costi complessivi del POS possono arrivare fino all'11 per cento per acquisto. Si tratta evidentemente di contratti estremamente sconvenienti, ma la realtà commerciale dimostra che, nei complessi rapporti che legano banche e imprenditori può accadere che si debbano mantenere questo tipo di contratti,

impegna il Governo:


   ad incentivare, per quanto di sua competenza, la stipula di Convenzioni tra Banche e organizzazioni imprenditoriali, di cui esistono già numerosi esempi, finalizzate all'abbattimento dei costi del POS, sino all'azzeramento per gli acquisti di minore importo;
   ad adottare ulteriori iniziative normative volte a far sì che, in sede di adozione del provvedimento previsto dal comma 5, ultimo periodo, dell'articolo 22 del provvedimento in esame, la Banca d'Italia preveda che le informazioni sull'elenco delle transazioni da inviare gli esercenti siano dettagliate analiticamente, possano consentire l'individuazione del circuito di pagamento utilizzato e siano distinte dagli eventuali oneri aggiuntivi richiesti.
9/2220-AR/226. Giacometto, Angelucci.