• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02534 AUGUSSORI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02534 presentata da LUIGI AUGUSSORI
lunedì 2 dicembre 2019, seduta n.169

AUGUSSORI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

in Lombardia, Lodi è la provincia più colpita dai temporali di eccezionale intensità e dalle raffiche di vento che nell'estate 2019, ad agosto in particolare, hanno seminato distruzione nelle campagne e scoperchiato tetti di case (5 le famiglie sfollate a Caselle Lurani), capannoni (alcune lamiere hanno invaso la strada statale 235 tra Lodi e il casello della A1), campi da tennis e stalle;

sono stati moltissimi gli alberi divelti e caduti sulle auto in sosta, i cartelli stradali sono stati divelti, i frutteti e i filari d'alberi abbattuti, le centraline elettriche colpite dai fulmini e gravemente danneggiate. Tra i danni registrati, anche dei box di un canile sono andati completamente distrutti a Pieve Fissiraga. I danni provocati da questa eccezionale tromba d'aria sono stimati a circa 15 milioni di euro;

come si apprende da notizie per mezzo stampa, il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri ha bocciato la richiesta dello stato di emergenza a livello nazionale per i fenomeni calamitosi dovuti alla tromba d'aria del 12 agosto. La Regione Lombardia aveva formalizzato la richiesta in data 22 agosto;

nella nota, a firma del capo dipartimento, Angelo Borrelli, si rileva come gli eventi meteorologici "non siano tali da giustificare l'adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria", perché "gli stessi non sono ascrivibili alla tipologia di eventi contemplati" dalla normativa in materia;

la Regione Lombardia, tra le più virtuose del Paese, non è usa ad avanzare facili richieste di stato di emergenza e da tempo investe tantissimo nella prevenzione e nell'emergenza, con stanziamenti di decine di milioni per opere contro il dissesto idrogeologico;

occorrono risorse immediate da parte della protezione civile e dal fondo calamità del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per fare fronte agli ingenti danni;

la Regione non ha più a disposizione risorse proprie, se non per gli interventi di somma urgenza, e quindi, dopo aver stanziato le prime somme per sgombrare macerie e tagliare gli alberi, non riesce a risolvere l'emergenza con ulteriori fondi da erogare;

l'agricoltura nel lodigiano, danneggiato dagli eventi calamitosi, rappresenta un'attività economica di primaria importanza per tutta la provincia di Lodi, quindi la mancata concessione dello stato di calamità rappresenta una forte penalizzazione dell'economia locale,

si chiede di sapere se non si ritenga opportuno rivedere la "bocciatura" e, di conseguenza, adottare le iniziative di competenza per stanziare le risorse occorrenti a far fronte agli ingenti danni provocati dalle straordinarie avversità atmosferiche che hanno colpito la Lombardia e soprattutto la provincia di Lodi nell'estate 2019, attese anche le ricadute sul comparto agricolo.

(4-02534)