• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01252 PARENTE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: il decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019, recante...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01252 presentata da ANNAMARIA PARENTE
lunedì 2 dicembre 2019, seduta n.169

PARENTE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

il decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019, recante "Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni", assegna ad Anpal Servizi (già Italia lavoro SpA), società in house di Anpal, un ruolo fondamentale nella gestione del reddito di cittadinanza;

quando è stata approvata la legge Anpal Servizi disponeva di 1.103 addetti, di cui 654 precari con contratti a tempo determinato e di collaborazione. Questi lavoratori posseggono competenze importanti, tra specialisti della ricollocazione e dell'orientamento, un patrimonio professionale essenziale per il rafforzamento e la riqualificazione dei centri per l'impiego e per l'implementazione del reddito di cittadinanza, soprattutto nel contesto attuale della "fase 2" della misura, che pretenderebbe il massimo di solidità contrattuale degli operatori, a garanzia della qualità dei servizi per l'impiego e delle politiche attive del lavoro in Italia;

il decreto-legge n. 101 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2019, recentemente approvata dal Parlamento, con l'impegno di Italia Viva e di tutte le forze di maggioranza nella presentazione degli emendamenti, ha anche come obiettivo la stabilizzazione dei 654 precari. La norma è intervenuta per sanare una lunga storia di vulnerabilità contrattuale degli operatori, soprattutto in un momento in cui si sta potenziando questo comparto del welfare attraverso il rafforzamento dei servizi pubblici per il lavoro e gli investimenti in politiche attive;

l'art. 4 del decreto "salva imprese" stabilisce la trasformazione diretta dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, compresi coloro ai quali è scaduto il contratto e l'azienda non ha offerto nessuna soluzione, uno degli effetti collaterali del "decreto dignità" (di cui al decreto-legge n. 87 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 2018). Per tutti i collaboratori, che hanno maturato entro il 1° gennaio 2019 specifiche esperienze professionali presso Anpal Servizi (ivi compresi i rapporti intercorsi con Italia lavoro SpA), la norma stabilisce una specifica procedura concorsuale interna che consentirà, nel triennio 2019-2021, di completare il processo di stabilizzazione dei precari, valorizzando l'anzianità di servizio e l'esperienza acquisita;

si apprende da un articolo di "la Repubblica" del 27 novembre 2019 che, in occasione dell'incontro tra il management di Anpal Servizi e le camere del lavoro autonomo e precario, svoltosi il 25 novembre, Anpal Servizi avrebbe proposto la stabilizzazione per meno di 400 lavoratori, poiché intende nel contempo procedere con l'assunzione di nuove figure professionali, denominati "data scientist", con l'effetto di un'ulteriore riduzione delle stabilizzazioni: la soluzione prospettata dall'azienda è ad avviso dell'interrogante in contrasto con le indicazioni del legislatore e vanno rispettate la ratio e la lettera della suddetta norma avviando il piano di stabilizzazione dei precari storici;

nel corso delle recenti audizioni del presidente di Anpal Parisi in 11a Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) al Senato è stato chiesto di rendere pubblico il piano industriale, in assenza del quale non si comprende da dove originano le scelte aziendali e le ragioni che hanno portato ad una proposta incoerente con il volere del legislatore;

sarebbe importante anche fare chiarezza sulla vicenda della piattaforma di incrocio tra domanda e offerta che sta acquistando Anpal Servizi, date le numerose indiscrezioni della stampa di questi ultimi giorni;

si è appreso che, rispetto ad una giornata di sciopero regolarmente e tempestivamente indetta per il 20 novembre 2019 da un'organizzazione sindacale, l'azienda avrebbe richiesto di giustificare l'assenza mediante l'utilizzo di ferie o permessi, non riconoscendo ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto allo sciopero,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga necessario istituire presso il Ministero un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni più rappresentative a livello aziendale, non escludendo quelle che hanno il maggior numero di iscritti, per l'attuazione dell'articolo 4 del decreto-legge n. 101 del 2019;

se sia a conoscenza dei fatti esposti, sia a proposito dell'acquisto della piattaforma di incontro tra domanda e offerta da parte di Anpal Servizi e sia del comportamento antisindacale dell'azienda, e quali siano le sue valutazioni in merito.

(3-01252)