• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04220 (4-04220)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04220presentato daSIRACUSANO Matildetesto diLunedì 2 dicembre 2019, seduta n. 269

   SIRACUSANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella città di Messina, da oltre centodieci anni, esiste una delle più vecchie baraccopoli del nostro Paese, pesante eredità del terremoto che, nel 1908, aveva duramente colpito quell'area;

   si tratta di un reticolato di baracche e unità abitative «provvisorie», malsane, coperte da eternit che sprigionano letali fibre d'amianto, che si estende per circa 230.770 metri quadrati, dove vivono oltre 2.100 famiglie, pari a circa 6.400 persone, con almeno 47 malati terminali oltre a invalidi e anziani;

   nel tempo, la situazione è ulteriormente peggiorata con il forte aumento di baracche abusive che hanno creato in diverse zone di Messina vere e proprie «favelas»: una sorta di «area franca», un ambito spesso impenetrabile e sotto il controllo della criminalità organizzata con vere e proprie piazze di spaccio;

   dalla relazione dell'azienda sanitaria provinciale di Messina dell'agosto 2018 e da verifiche e sopralluoghi effettuati da funzionari del comune in alcuni dei predetti ambiti territoriali, emerge una condizione igienico-sanitaria in cui si evidenzia la presenza di aree notevolmente degradate, con vegetazione incolta: cumuli di rifiuti di varia natura abbandonati su suolo pubblico e scarichi fognari a cielo aperto, che sovente scorrono davanti alle abitazioni, con esalazioni maleodoranti;

   all'interno delle numerose costruzioni non sono rispettati i requisiti minimi previsti per gli ambienti abitativi, in particolare per la presenza dei materiali contenenti cemento-amianto che ricoprono numerosissime costruzioni e che, oltre tutto, si presentano in avanzato stato di deterioramento con conseguente grave pericolo per la salute pubblica;

   allo stato attuale la situazione, ormai giunta a livelli cronici, rende incompatibile il procrastinarsi della permanenza all'interno delle baracche abusive dei malati terminali, degli invalidi e degli anziani che avrebbero bisogno di una assistenza continuativa;

   la firmataria del presente atto il 14 maggio 2019 con una interrogazione a risposta immediata in Assemblea (n. 3-00734), aveva sollecitato l'allora Ministro dell'interno che aveva garantito di giungere ad una soluzione definitiva della questione;

   nonostante i numerosi appelli e una situazione giunta, ormai, a livelli insostenibili ancora oggi il Governo non ha dichiarato lo stato di emergenza –:

   se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza, anche normative, al fine di attribuire poteri speciali al sindaco di Messina per fare fronte alla situazione di emergenza descritta in premessa;

   se e quali iniziative di competenza intendano intraprendere, e in quali tempi, in sinergia con il comune di Messina, anche alla luce degli ultimi sviluppi, rispetto alle problematiche delle aree in premessa, assicurando le normali condizioni di vivibilità e di sicurezza per i cittadini messinesi.
(4-04220)