• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04204 (4-04204)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04204presentato daCIRIELLI Edmondotesto diGiovedì 28 novembre 2019, seduta n. 268

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   continuano le discriminazioni nei confronti di centinaia di candidati del concorso per l’«assunzione di 893 allievi agenti della polizia di Stato», alcune delle quali ampiamente illustrate con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-02150, depositata a suo tempo e per la quale non è ancora pervenuta alcuna risposta, e con l'ordine del giorno n. 9/1550/8 accolto dal Governo;

   la più grave discriminazione è stata attuata mediante l'articolo 11, comma 2-bis del decreto-legge n. 135 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 12 del 2019 in relazione allo scorrimento della graduatoria, che modificava i requisiti per accedere alle successive prove, escludendo chi fosse maggiore di ventisei anni e non avesse conseguito il diploma di istruzione secondaria;

   come noto, inizialmente il bando di corso del 26 maggio 2017 prevedeva come requisito per la partecipazione al concorso pubblico non aver compiuto il trentesimo anno di età ed essere in possesso del solo titolo di studio della licenza media;

   a causa della modifica dei requisiti di accesso al concorso, molti giovani candidati risultati idonei non vincitori sono stati esclusi dallo scorrimento e si sono visti negare la possibilità di partecipare alle successive prove;

   siffatta situazione ha inevitabilmente generato una grave e illegittima discriminazione tra i partecipanti, nonché la violazione della lex specialis del bando e dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa;

   per tale ragione, molti dei candidati che nel 2017 erano risultati idonei ma non vincitori, sono stati estromessi dalla graduatoria di scorrimento;

   questi hanno fatto ricorso al Tar al fine di vedere tutelati i propri legittimi interessi e a fine maggio del 2019 sono stati ammessi in via cautelare alle selezioni e hanno potuto sostenere le successive prove psicofisiche attitudinali;

   di questi, circa 455 candidati sono risultati idonei, avendo superato tutte le prove, ma per loro sopraggiunge una ulteriore discriminazione: la loro idoneità è «con riserva» e, pertanto, sono stati nuovamente esclusi dalla graduatoria finale per l'avvio al corso di formazione, iniziato il 29 agosto 2019;

   il Tar del Lazio, sezione prima quater, il 13 settembre 2019 ha accolto, con ordinanza, gli ulteriori ricorsi che i candidati esclusi dal corso di formazione avevano presentato, disponendo la loro ammissione;

   a parere dell'interrogante, siffatta situazione sta eludendo gravemente le aspettative di tanti giovani che hanno ampiamente dimostrato la loro preparazione con il superamento di tutte le prove concorsuali e che tutt'oggi si vedono esclusi senza alcuna prospettiva formativa e lavorativa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e accertata la fondatezza degli stessi, se intenda adottare iniziative di competenza per verificare che sia stata data attuazione all'ordinanza del Tar del Lazio emessa il 13 settembre 2019 e, in ogni caso, quali urgenti iniziative intenda porre in essere per eliminare la grave ingiustizia che stanno subendo i 455 candidati esclusi dal corso di formazione.
(4-04204)