• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03202 (5-03202)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03202presentato daGIACOMETTO Carlotesto diMercoledì 27 novembre 2019, seduta n. 267

   GIACOMETTO e PORCHIETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   LivaNova (ex Sorin) è una società leader a livello mondiale, che opera nel settore delle biotecnologie medicali. La società ha comunicato, il 20 novembre 2019, l'apertura di una procedura collettiva per 83 posizioni a Saluggia nell'ambito della ristrutturazione dell'azienda;

   in base a questo piano, la produzione di valvole cardiache biologiche di LivaNova sarà concentrata nello stabilimento aziendale di Vancouver in Canada. Il timore è che la procedura in parola possa essere il primo passo verso una delocalizzazione di altre produzioni. In tale ipotesi si delinea il rischio di compromettere il futuro industriale del sito Sorin di Saluggia che oggi rappresenta il più grande insediamento produttivo della zona compresa tra le province di Vercelli e Torino;

   l'economia di quei territori, in particolare di Saluggia e Crescentino, si regge grazie all'impatto produttivo e occupazionale che genera il «Comprensorio Sorin», nel quale lavorano, oggi, circa 2.000 persone (1.500 direttamente assunte dalle diverse aziende e 500 legate all'indotto);

   grande preoccupazione è stata espressa anche dall'amministrazione comunale di Saluggia e da molti comuni del Chivassese e del Vercellese; si temono ripercussioni, nel medio-lungo periodo, sia all'interno della stessa LivaNova, in quanto, a detta della stessa azienda viene delocalizzata la parte più produttiva e maggiormente appetibile sotto il profilo della redditività, sia in altre aziende del comprensorio;

   la regione Piemonte e la prefettura di Vercelli si stanno adoperando per l'apertura di un tavolo di crisi. Sarebbe auspicabile, però, la convocazione di un tavolo di crisi nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico così da portare al più alto livello possibile il dialogo con l'azienda. Già nel 2003 e nel 2010 l'azienda aveva deciso di spostare la produzione oltre oceano. In quei casi si riuscì a scongiurare la delocalizzazione soprattutto grazie all'opera del management interno;

   il bio-medicale italiano è tra i settori più attivi dell'economia nazionale, con una forte propensione all'esportazione e grande capacità di innovazione. È necessario scongiurare la grave perdita di know-how che questa delocalizzazione comporta. È possibile ipotizzare un Piano strategico che trasformi il «Comprensorio Sorin» in uno dei principali distretti del bio-medicale italiano;

   è necessario promuovere una politica industriale finalizzata a mantenere produzione e livelli occupazionali in quest'area del Piemonte –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno aprire un tavolo di crisi con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti al fine di scongiurare la delocalizzazione in atto presso la LivaNova di Saluggia;

   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di mantenere la produzione di eccellenza in Italia e tutelare i livelli occupazionali, anche valutando la possibilità di individuare un acquirente nazionale del citato sito produttivo.
(5-03202)