• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00570 (2-00570) «Rossello, Battilocchio, Marrocco, Pettarin, Ruggieri, Elvira Savino, Cosimo Sibilia, Vietina, Brunetta, Carfagna, Bergamini, Biancofiore, Cappellacci, Fitzgerald Nissoli, Orsini,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00570presentato daROSSELLO Cristinatesto diLunedì 25 novembre 2019, seduta n. 265

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro per gli affari europei, per sapere – premesso che:

   la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers o nell'acronimo inglese Ebrd), nata alla fine della guerra fredda nel 1990 a Parigi, è un organismo finanziario internazionale volto a favorire la transizione dei Paesi dell'Europa centrale e orientale e dell’ex-Urss verso economie di mercato improntate a sistemi pluripartitici e democratici;

   la Bers può essere considerata come frutto dello spirito e dei princìpi affermatisi nell'ambito della Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Csce), alla quale si riferisce in Maniera specifica il preambolo dell'accordo istitutivo della Banca;

   la Bers fornisce solo il 40 per cento dei suoi finanziamenti al settore statale dei Paesi ritenuti meritevoli dei finanziamenti, per non favorire una statalizzazione eccessiva dell'economia degli Stati in cui interviene; il 51 per cento del suo capitale sociale è controllato da Unione europea, Banca europea degli investimenti e singoli Stati membri, in ragione della forte caratterizzazione comunitaria e a voler rimarcare il controllo dell'Unione sui finanziamenti concessi;

   della Bers fanno parte tutti gli Stati europei, dell'America Settentrionale, Australia, Nuova Zelanda, Cina, Giappone ed altri; l'Italia è tra i suoi Paesi fondatori e partecipa al suo capitale con una quota dell'8,52 pari a quella detenuta da Francia, Germania, Regno Unito e Giappone;

   la Bers viene ricompresa tra le banche multilaterali di sviluppo regionale, categoria nella quale rientrano la Banca asiatica di sviluppo, la Banca interamericana di sviluppo e la Banca africana di sviluppo, insieme alla Banca europea degli investimenti e alla stessa Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (nota come Banca mondiale);

   si discute sull'ipotesi di estendere il campo della sua operatività verso la sponda sud del Mediterraneo, a seguito dei recenti eventi che hanno interessato l'area e dell'interesse da parte di Egitto, Tunisia e Marocco al riconoscimento dello status di Paesi d'operazione;

   con la Brexit, la Bers dovrà lasciare la sede di Londra e il trasferimento della banca, che gestisce importanti fondi e finanziamenti, potrà offrire numerose opportunità, specie per un'area delicata, ma quanto mai decisiva come quella mediterranea;

   la Francia ospita già molte istituzioni europee (tra cui la European Bank Authority) e così anche la Spagna; l'Olanda ospita Authority per i farmaci (Ema), la Germania la Banca centrale europea (Bce) e il Lussemburgo la Banca per gli investimenti (Bei);

   l'Italia, invece, è in coda alla classifica, avendo anche perso di recente il confronto con l'Olanda per l'assegnazione della sede dell'Authority del farmaco (Ema). L'Italia potrebbe dunque ben aspirare ad ottenere il trasferimento da Londra di un'istituzione importante come la Bers in una delle città italiane;

   una petizione del «Movimento 24 agosto per l'Equità Territoriale» propone di candidare Napoli per la sede della Bers, segnalando la stretta connessione tra le finalità della Banca e la città di Napoli, designata come Capitale culturale del Mezzogiorno e del Mediterraneo;

   pur dovendo attendere gli esiti del processo travagliato e incerto della Brexit, il nostro Paese non dovrebbe farsi trovare impreparato, lavorando fin da ora per candidare una delle città italiane ritenute maggiormente in grado di fornire sedi prestigiose e all'altezza dei compiti richiesti ai fini del trasferimento della sede Bers –:

   se non ritengano nell'ambito delle rispettive competenze, di doversi attivare nelle competenti sedi europee, affinché, in vista della Brexit e del conseguente trasferimento da Londra, l'Italia si candidi ad ospitare sul territorio nazionale la sede della Bers, in quanto importante Paese fondatore dell'Unione.
(2-00570) «Rossello, Battilocchio, Marrocco, Pettarin, Ruggieri, Elvira Savino, Cosimo Sibilia, Vietina, Brunetta, Carfagna, Bergamini, Biancofiore, Cappellacci, Fitzgerald Nissoli, Orsini, Perego Di Cremnago, Fascina, Gregorio Fontana, Milanato, Mulè, Pella, Paolo Russo, Baldelli, Cattaneo, Labriola, Giacomoni, Novelli, Vito, Pittalis, Squeri, Angelucci, Bagnasco, Bendinelli, Caon, Costa, D'Attis, Sisto, Sozzani, Versace, Zangrillo, Giacometto, Marin, Musella, Polverini, Santelli, Ruffino».