• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01586/002/ ... in sede di esame del disegno di legge n. 1586, recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, premesso che: la...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1586/2/05 presentato da MATTEO SALVINI
giovedì 21 novembre 2019, seduta n. 223

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 1586, recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022,
premesso che:
la manovra di bilancio, oltre a contenere il bilancio di previsione e delineare il quadro macroeconomico in prospettiva pluriennale, traccia le coordinate per le principali direttrici degli indirizzi della politica economica del Paese, la quale non può prescindere da una chiara visione della politica industriale al fine di consentire un incremento del PIL e una riduzione di deficit e debito pubblico;
negli ultimi anni, le vicende relative alla ex Ilva, principale industriale siderurgica del Paese, che dopo le passata gestione e il successivo periodo di commissariamento è stata acquisita dal gruppo ArcelorMittal, mettono a rischio un numero cospicuo di posti di lavoro, oltre 10mila, e generano forti apprensioni per le ripercussioni negative che un'eventuale chiusura dello stabilimento andrebbero a creare su tutto il relativo indotto;
al fine di operare un intervento finalizzato a scongiurare una crisi industriale, negli anni scorsi il Governo ha emanato il decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, il cui articolo 2, comma 6, prevedeva che l'osservanza delle disposizioni contenute nel Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014, equivale all'adozione ed efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione e che le condotte poste in essere non possono dare luogo a responsabilità penale o amministrativa del commissario straordinario e dei soggetti da questo funzionalmente delegati, in quanto costituiscono adempimento delle migliori regole preventive in materia ambientale, di tutela della salute e dell'incolumità pubblica e di sicurezza sul lavoro (cd. "scudo penale");
le disposizioni recanti l'irresponsabilità in sede penale ed amministrativa sono state successivamente oggetto di modificazioni, da ultimo per via dell'articolo 46 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, che ha disposto in proposito che le medesime disposizioni si applicano con riferimento alle condotte poste in essere fino al 6 settembre 2019;
il successivo decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, all'articolo 14, ripristinava lo scudo penale originario, tuttavia nel corso dei lavori parlamentari per la conversione in legge del decreto la norma è stata soppressa;
la vicenda ha indotto i vertici di AncelorMittal ad annunciare il disimpegno del gruppo dall'impresa siderurgica, in conseguenza del quadro normativo attualmente in vigore;
la chiusura della principale industria siderurgica del Paese comporterebbe la perdita di innumerevoli posti di lavoro e metterebbe in ginocchio l'intero settore, con pesantissime ripercussioni sul PIL del Paese e, conseguentemente, sul debito pubblico;
impegna il governo ad intervenire prontamente, nell'ambito delle proprie competenze, per ripristinare lo scudo penale nelle forme e nei limiti che consentano la realizzazione del Piano Ambientale e la decarbonizzazione dell'impianto, in modo da tutelare i posti di lavoro e rispettare al contempo le norme in materia ambientale e garantire la salute dei cittadini.
(0/1586/2/5)
Salvini, Romeo, Augussori, Arrigoni, Bagnai, Barbaro, Bergesio, Borghesi, Simone Bossi, Briziarelli, Bruzzone, Calderoli, Campari, Candiani, Candura, Cantù, Casolati, Centinaio, Corti, De Vecchis, Faggi, Ferrero, Fregolent, Fusco, Iwobi, Lunesu, Marin, Marti, Montani, Nisini, Ostellari, Pazzaglini, Emanuele Pellegrini, Pepe, Pergreffi, Pianasso, Pillon, Pirovano, Pietro Pisani, Pittoni, Pizzol, Pucciarelli, Ripamonti, Rivolta, Rufa, Saponara, Saviane, Sbrana, Siri, Stefani, Tesei, Tosato, Vallardi, Vescovi, Zuliani