Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
S.0/01586/082/ ... in sede di esame del disegno di legge recante: "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022" (A.S. 1586),
premesso...
Atto Senato
Ordine del Giorno 0/1586/82/05 presentato da MARIA LAURA MANTOVANI
giovedì 21 novembre 2019, seduta n. 223
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante: "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022" (A.S. 1586),
premesso che:
l'articolo 28, comma 15, dell'A.S. 1586 prevede un incremento, per l'anno 2020, di 2 milioni di euro per l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 62, secondo periodo, della legge n. 107 del 2015, come modificata dalla legge n. 145 del 2018, con la finalità di favorire l'innovazione digitale della didattica;
la legge n. 107 del 2015, all'articolo 1, comma 56, ha infatti previsto l'adozione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD), nel rispetto del quale le scuole promuovono proprie azioni nell'ambito del Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF);
sulla base dell'analisi e dei rilievi avanzati dalla Commissione europea, il Piano nazionale per la scuola digitale, avviato nel 2015, al termine di 4 anni ha prodotto risultati piuttosto modesti. Ad esempio, solo il 20 per cento degli insegnanti ha effettuato corsi formativi in materia di alfabetizzazione digitale e nel 24 per cento delle scuole mancano ancora di corsi di programmazione;
considerato che:
in Italia si registra un grave ritardo nel campo della formazione matematica, tecnico-scientifica e digitale, che ostacola la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese;
secondo l'indice DESI "Digital economy and society index" (Indice dell'economia e della società digitali) 2019, nell'indicatore "capitale umano", ossia chi ha competenze nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), l'Italia si posiziona al 26º posto su 28 Stati membri dell'Unione europea, con un punteggio pari a 32,6 e quindi ben al di sotto della media europea (la cui soglia è fissata al 48,0);
gli esiti dei test Invalsi 2019, comprensivi degli studenti che hanno affrontato l'esame di maturità, confermano che la scuola italiana si trova in una condizione di grave crisi. Con riguardo alla matematica, ad esempio, il livello medio degli alunni è fermo alla terza classe della scuola secondaria di primo grado;
resta inoltre alto il gap di genere e tra le diverse zone del Paese;
l'adozione di politiche attive di formazione, in particolare a livello scolastico, potrebbe invertire questa tendenza, permettendo a tutti di apprendere strumenti e competenze tecnico-scientifiche in linea con le richieste del mercato del lavoro e con le esigenze necessarie per interagire con la società moderna, ma soprattutto per possedere gli strumenti culturali e critici per esercitare il proprio diritto di cittadinanza, ossia di essere cittadine e cittadini liberi e consapevoli;
parte fondamentale e vero e proprio sostegno di questa nuova strategia formativa per le prossime generazioni dovrebbe essere l'insegnamento delle competenze matematiche, che in prospettiva di ricerca di un'occupazione sono richieste da istituti ed enti di ricerca, pubblici e privati, nonché da imprese che offrono consulenza e servizi di vario genere, da aziende dei settori industriale, ambientale, sanitario, finanziario, addirittura nell'ambito della pubblica amministrazione. Tale disciplina è inoltre un'ottima base per accedere alla professione di docente, vista la carenza strutturale di insegnanti in queste materie;
è necessario, sin dal livello della scuola primaria, rivedere sia la didattica della matematica, per sviluppare le capacità tecniche e matematiche degli alunni, sia la fase dell'orientamento scolastico, permettendo agli studenti di scegliere un percorso formativo conformato, nel medesimo tempo, sia sulle proprie passioni sia sugli sviluppi del mercato del lavoro;
impegna il Governo:
ad adottare, vista la scarsa efficacia del Piano nazionale scuola digitale, un nuovo piano nazionale che, attraverso lo stanziamento di adeguate risorse e la realizzazione di percorsi formativi innovativi per un corretto orientamento delle studentesse e degli studenti, abbia tra i punti centrali l'introduzione di una metodologia più efficace di insegnamento e apprendimento della matematica e dell'educazione digitale, affinché la matematica possa svolgere la sua funzione insostituibile di strumento cardine per l'affinamento del ragionamento logico, incoraggiando i giovani nell'affrontare le sfide presenti e future del mercato del lavoro in continua evoluzione.
(0/1586/82/5)
Mantovani, Garruti, Granato, Lezzi, Angrisani, Corrado, De Lucia, Marilotti, Croatti, Lanzi, Corbetta, Maiorino