Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02509 DONNO, LANNUTTI, PRESUTTO, PAVANELLI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
con l'entrata in vigore della riforma della scuola del Ministro pro...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02509 presentata da DANIELA DONNO
mercoledì 20 novembre 2019, seduta n.167
DONNO, LANNUTTI, PRESUTTO, PAVANELLI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Premesso che:
con l'entrata in vigore della riforma della scuola del Ministro pro tempore Gelmini (di cui al decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008), dall'anno scolastico 2010/2011 gli istituti tecnici sono stati suddivisi in due settori (economico e tecnologico) e 11 indirizzi specifici;
per adattare i titoli di accesso ai nuovi programmi è stato necessario introdurre un nuovo regolamento, ex decreto del Presidente della Repubblica n. 19 del 2016, recante disposizioni, a norma dell'art. 64, comma 4, lett. a), del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento;
questo cambiamento ha inizialmente comportato serie difficoltà a reperire, per alcune classi di concorso, docenti in possesso del prescritto titolo di studio e pertanto diversi istituti hanno fatto ricorso ad insegnanti non titolati;
un caso emblematico riguarda gli ex istituti tecnici nautici (sezione capitani e macchinisti), oggi denominati "istituti tecnici dei trasporti e della logistica": prima della riforma vi erano in tutta Italia circa 32 istituti nautici; ad oggi, con la riforma a regime, gli ex istituti nautici sono circa 70;
prima della riforma, l'unica laurea che permetteva l'accesso diretto all'insegnamento della navigazione marittima (laurea in scienze e tecnologie della navigazione) si conseguiva in una sola sede in Italia (università Parthenope di Napoli);
i dirigenti scolastici, per sopperire alla carenza di docenti, sono stati costretti a chiamare a fare supplenze docenti senza titolo di studio, anche solo diplomati;
considerato che da circa 4 anni, per formare più laureati in tale settore e sopperire alla carenza di insegnanti, è stato istituito ed aperto un secondo corso di laurea in scienze nautiche e tecnologie della navigazione a Messina, che a breve permetterà agli ex istituti nautici di non ricorrere più a docenti di navigazione (A043) senza il possesso dei titoli di accesso idonei;
considerato infine che, a parere degli interroganti:
la vicenda si configura come un caso emblematico della mancanza di tutele nei confronti di chi andrà a svolgere un'attività complessa e gravosa, che richiede molte abilità nel dare assistenza, nell'organizzare, nel tutelare e proteggere cose e persone;
è necessario assicurare alle future generazioni di studenti una formazione rigorosa e completa ed evitare che tanti giovani laureati per la formazione dei futuri ufficiali della Marina mercantile vadano ad essere scavalcati da chi non è in possesso di adeguata conoscenza delle scienze nautiche e tecnologie della navigazione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione e quale sia la sua valutazione in merito;
se non ritenga opportuno intervenire affinché negli istituti tecnici dei trasporti e della logistica il servizio di insegnamento sia prestato esclusivamente da coloro in possesso del prescritto titolo di studio, al fine di tutelare e consentire l'attuazione in maniera piena ed effettiva di diritti fondamentali dell'ordinamento giuridico.
(4-02509)