• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04129 (4-04129)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04129presentato daDE MARTINI Guidotesto diMercoledì 20 novembre 2019, seduta n. 263

   DE MARTINI e ZOFFILI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   a Tortolì, in provincia di Nuoro, nella notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre 2019 ignoti hanno appiccato il fuoco all'auto del comandante della stazione locale dei carabinieri, Marcello Cangelosi, mentre era parcheggiata di fronte all'ingresso della caserma nell'area riservata al personale militare;

   poco dopo un'altra auto, di proprietà di un noto imprenditore locale, è stata data alle fiamme, con le stesse modalità e sempre ad opera di ignoti;

   difatti, secondo quanto riportato dalla stampa, dopo aver domato le fiamme, in entrambi i casi i vigili del fuoco avrebbero rinvenuto sul posto delle bottiglie di plastica contenente del liquido infiammabile, il che confermerebbe, quindi, la matrice dolosa dei due incendi;

   sebbene siano ancora in corso le indagini dei carabinieri di Tortolì e dei colleghi della compagnia di Lanusei, coordinati dal capitano Giuseppe De Lisa, per accertare il movente dei due gravissimi attentati incendiari e per individuarne gli autori, secondo la stampa il movente potrebbe essere riconducibile alla attività professionale del maresciallo, mentre resta ancora da capire quello che ha portato ad appiccare il fuoco all'auto dell'imprenditore;

   il maresciallo Cangelosi, infatti, è assai noto e stimato dalla comunità locale essendo alla guida della stazione dei carabinieri di Tortolì già dal 2007, con una carriera di servizio di ben ventiquattro anni e inserito lo scorso anno nella rosa dei primi cinque marescialli maggiori d'Italia;

   quanto accaduto a Tortolì è un fatto allarmante che ha scosso tutta la cittadinanza e immediate sono state le reazioni e i messaggi di vicinanza anche da parte delle istituzioni, a cominciare dal presidente della regione Solinas, che hanno fermamente condannato gli atti di chiara matrice dolosa ed espresso piena solidarietà alle vittime;

   il gravissimo episodio ha avuto, altresì, ampia risonanza anche a livello nazionale, in particolare perché rivolto nei confronti di un rappresentante dello Stato e un noto esponente delle forze dell'ordine, in servizio da tanti anni nella sua comunità e quindi finalizzato chiaramente a colpire le istituzioni che garantiscono la legalità e la sicurezza dei cittadini;

   pertanto, è di tutta evidenza la necessità di una immediata e ferma risposta da parte dello Stato, anche per arginare e prevenire simili episodi, gravissimi perché manifestamente diretti a destabilizzare la sicurezza dei cittadini della Sardegna –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e riportati dalla stampa e quali iniziative di competenza intenda quanto prima assumere in merito anche al fine di tutelare i rappresentanti delle forze dell'ordine.
(4-04129)