• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02497 SBROLLINI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che: a Sona (Verona), in via Molinara 10, esiste un impianto inattivo di gestione rifiuti di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02497 presentata da DANIELA SBROLLINI
martedì 19 novembre 2019, seduta n.166

SBROLLINI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

a Sona (Verona), in via Molinara 10, esiste un impianto inattivo di gestione rifiuti di proprietà della Sun Oil italiana Srl;

l'impianto sorge in prossimità del centro commerciale denominato "La Grande mela";

la gestione dell'impianto è stata oggetto separato di procedimento penale;

la sentenza di primo grado emessa il 17 settembre 2014 ha condannato il legale rappresentante società per i reati di cui all'art. 260 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e di truffa ai danni di un conferitore;

la sentenza è stata confermata in appello solo per quanto riguarda il traffico illecito di rifiuti, mentre per la truffa è intervenuta la prescrizione;

la sentenza in Cassazione, pur confermando in toto l'impianto accusatorio, ha annullato gli effetti penali della sentenza per sopraggiunta prescrizione;

considerato che:

il legale rappresentante ha ceduto le proprie quote di società ad altra società svizzera, la Multi Hoist s.a.;

le quote sono state cedute pochissimo tempo prima della sentenza di primo grado;

su parte dell'immobile utilizzato per l'impianto era precedentemente disposto il sequestro preventivo;

il sindaco pro tempore di Sona era stato nominato custode dell'impianto in sostituzione dell'amministratore delegato durante la cui gestione si era verificato lo sversamento abusivo in fognatura di una notevole quantità di rifiuti liquidi biologici;

considerato anche che:

rimangono da smaltire i rifiuti contenuti nei serbatoi;

è necessario provvedere alla bonifica del sito;

l'impianto ha subito il furto dei cavi di rame e non è quindi possibile utilizzare l'impianto elettrico, fondamentale per azionare le pompe di aspirazione in caso di fuoriuscita dei rifiuti liquidi;

il Comune ha sostenuto negli anni costi superiori a 750.000 euro,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda mettere sotto osservazione la zona;

se intenda attivarsi per fare fronte ad eventuali situazioni di emergenza;

come intenda procedere per risolvere una situazione che negli anni è andata peggiorando per le condizioni generali dell'impianto e dei rifiuti stoccati.

(4-02497)