• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02242/007    premesso che:     il turismo secondo il World Travel and Tourism Council incide per oltre il 10 per cento del PIL che tra generato diretto e indotto si stima di oltre 220...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02242/007presentato daGIGLIO VIGNA Alessandrotesto diLunedì 18 novembre 2019, seduta n. 261

   La Camera,
   premesso che:
    il turismo secondo il World Travel and Tourism Council incide per oltre il 10 per cento del PIL che tra generato diretto e indotto si stima di oltre 220 miliardi di euro, per tale motivo risulta incomprensibile mettere in discussione un impianto che ancora, inevitabilmente, non ha potuto produrre i suoi effetti;
    l'Italia è sempre più spesso menzionata tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate al mondo. È un'ulteriore componente del made in Italy, quella maggiormente in crescita. I dati riportano come sia il nostro Paese a possedere il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e anche identificazione geografica riconosciuti dall'Unione europea. Inoltre la ristorazione italiana nel 2017 contava oltre 240.000 unità, attestandosi come l'attività più rilevante e diffusa nel Paese, dove vi è un esercizio ogni 143 abitanti, cui si devono aggiungere i 5 milioni di posti letto disponibili nel nostro Paese;
    secondo l'Organizzazione mondiale del turismo, il turismo enogastronomico è tra i segmenti turistici con maggiore potenzialità. Si stima che circa il 93 per cento dei turisti abbia partecipato ad almeno un'esperienza enogastronomica nel corso della propria vacanza. Il legame è palese e acclarato. L'esperienza enogastronomica non è utile soltanto a chi viene, ma produce nuovi flussi. Come è stato detto produce benessere, è una risorsa determinante per il riposizionamento di destinazioni emergenti o mature;
    i dati economici rivelano come esistano distretti nati o rinati grazie a prodotti agroalimentari. Basti pensare ai luoghi e alle terre del vino, di gran parte del nostro Paese. Ci sono borghi che sono stati rivitalizzati dal turismo e dall'abbinamento con l'enogastronomia, attraverso fiere e la tantissima attività di volontariato delle pro loco o delle associazioni, che vanno abbinate al turismo e allo sviluppo dell'enogastronomia del nostro Paese;
    appare di tutta evidenza come il legame tra turismo e politiche agricole produca sviluppo e nuovo lavoro: è una new economy rispetto alla vecchia economia del semplice turismo dei beni culturali, che sono un settore statico e spesso troppo esausto,

impegna il Governo

a prevedere che il Ministero per i beni e le attività culturali ed il Ministero per le politiche agricole prevedano una struttura di coordinamento con tutti i ministeri interessati al fine di incrementare l'integrazione di un sistema che porti al fine alla creazione di un'unica sinergia che valorizzi patrimonio artistico, eccellenze enogastronomiche, tipicità dei prodotti dei territori e le nostre tradizioni.
9/2242/7. Giglio Vigna, Andreuzza, Binelli, Colla, Dara, Patassini, Pettazzi, Piastra.