• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01121 (3-01121)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01121presentato daLO MONTE Carmelotesto diLunedì 18 novembre 2019, seduta n. 261

   LO MONTE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 25 maggio il decreto legislativo dell'11 maggio 2018, n. 52, relativo alla disciplina della riproduzione animale, in attuazione dell'articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154. Il decreto entrerà in vigore il 9 giugno 2018 ed individua i principi fondamentali della disciplina relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili alla riproduzione animale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune, in modo da perseguire, omogeneamente sul territorio nazionale, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico nei settori della riproduzione, selezione, ricostituzione, creazione di nuove razze e conservazione della biodiversità zootecnica;

   l'associazione italiana allevatori (Aia), con nota dell'11 ottobre 2018, ha reso noto alle associazioni nazionali allevatori (Ana) che, il 26 settembre 2018, a seguito della delibera di scissione approvata dall'assemblea straordinaria dell'Aia stessa il 22 maggio 2018, era stato perfezionato l'atto di scissione dell'Aia;

   tale atto, si legge nella nota, è stato dettato dal mutato contesto normativo e regolamentare a seguito dell'adozione del decreto di cui sopra e a quanto riportato negli avvisi pubblici relativi alle sottomisure 10.2 e 16.2 del PSRN i quali impongono la cessazione di ogni rapporto tra le Aia e le Ana e tra queste ultime e le Ara-Apa;

   a seguito dell'atto di scissione è venuto meno anche il rapporto associativo intercorrente tra l'Aia e le associazioni nazionali allevatori così come prevede il decreto legislativo n. 52 del 2018; ma, la nota Aia, di cui sopra, a quanto consta all'interrogante, istituisce motu proprio, senza alcun riferimento normativo e senza alcuna interlocuzione con il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, la Federazione delle associazioni nazionali di razza e specie cui, sempre secondo Aia, dovranno aderire obbligatoriamente le Ana;

   presumibilmente entro la fine di novembre le associazioni nazionali allevatori dovranno convocare le assemblee per il rinnovo degli organi sociali e per l'adozione del nuovo statuto. Ne deriva che i nuovi organi sociali saranno espressione della nuova base sociale in quanto frutto della trasformazione di tali enti in enti di primo grado i cui soci sono gli allevatori stessi e non più le associazioni regionali allevatori legate ad Aia;

   ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 52 del 2018 entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, le Associazioni nazionali allevatori adegueranno i loro requisiti tecnici e organizzativi ai parametri richiesti dall'articolo 3, comma 2;

   allo stato attuale non è dato sapere esattamente quale è la compagine sociale che andrà a determinare la nuova governance. Ciò sembra essersi già verificato, come si legge dall'articolo 6, comma 2, del nuovo statuto adottato dall'Associazione nazionale bovini di razza piemontese 6 settembre 2018: «gli allevatori precedentemente iscritti al libro genealogico nazionale della razza piemontese (...) salvo espressa volontà di recesso (...) risultano di fatto soci dell'associazione». Inoltre, a conferma di quanto affermato sopra, si legge ancora all'articolo 2 che l'associazione aderisce alla Federazione delle associazioni nazionali di razza e di specie –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle iniziative intraprese dall'Associazione italiana allevatori e se la riorganizzazione che sta attuando sia in linea con i dettami del decreto legislativo n. 52 del 2018;

   quali iniziative il Ministro interrogato abbia intenzione di porre in essere, per quanto di competenza, affinché le operazioni che porteranno alla formazione dei nuovi organi sociali delle associazioni in parola siano effettuate in modo trasparente e nel rispetto del diritto di rappresentanza dei nuovi associati.
(3-01121)