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Atto a cui si riferisce:
C.1/00286    premesso che:     nella tarda serata del 12 novembre 2019 la città di Venezia è stata colpita in modo particolarmente intenso;     l'acqua alta ha raggiunto...



Atto Camera

Mozione 1-00286presentato daBRUNETTA Renatotesto diMercoledì 13 novembre 2019, seduta n. 258

   La Camera,

   premesso che:

    nella tarda serata del 12 novembre 2019 la città di Venezia è stata colpita in modo particolarmente intenso;

    l'acqua alta ha raggiunto i 187 centimetri, avvicinandosi ai livelli di quella più alta mai registrata: 194 centimetri, durante l'alluvione del 1966. Nonostante il Centro previsioni e segnalazioni maree della città abbia previsto nel corso della giornata una quota di 140 centimetri, le eccezionali condizioni atmosferiche legate in modo particolare al vento di scirocco che ha iniziato a soffiare ad una velocità superiore di 50 nodi, hanno portato a un picco di 187 centimetri intorno alle 23,15;

    per effetto di questo livello del mare, il 100 per cento della città è stato allagato e, contemporaneamente, anche le isole minori e la barriera litoranea di Lido e Pellestrina sono state investite dalla marea e dalla mareggiata;

    contemporaneamente, anche i comuni litoranei di Caorle, Jesolo, Cavallino Treporti e Chioggia sono stati spazzati dalla furiosa mareggiata che ha devastato le spiagge e le infrastrutture turistiche del litorale veneziano;

    in centro storico e nelle isole della Laguna si sono rilevati danni ingenti che hanno colpito beni culturali come la Basilica di San Marco e altri beni monumentali pubblici e privati di inestimabile valore;

    in modo particolare, al ritiro delle acque sono emersi ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private: numerose imbarcazioni sono affondate, istituzioni e beni culturali sono stati letteralmente devastati, così come le strutture turistico-ricettive, gli esercizi commerciali e le abitazioni;

    nonostante il comune di Venezia abbia messo in atto tutte le misure a salvaguardia della sicurezza della città e della popolazione, i danni che si registrano sono di vastissima portata;

    dal 2003 è in fase di realizzazione il Mose, straordinario progetto di ingegneria civile, ambientale e idraulica, finalizzato alla difesa di Venezia e della sua Laguna dalle acque alte eccezionali, attraverso la costruzione di paratoie mobili alle tre bocche di porto;

    il progetto in questione, dopo una prima fase di sperimentazione, è stato avviato nel 2003 e a seguito delle vicende giudiziarie verificatisi tra il 2013 e il 2014, ha subìto un brusco rallentamento e la gestione commissariale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha ottemperato alla necessità del rapido completamento dell'opera;

    la città di Venezia è riconosciuta come patrimonio culturale a livello mondiale,

impegna il Governo:

1) ad assumere le iniziative di competenza per deliberare immediatamente lo stato di emergenza per calamità naturale, come richiesto dal comune di Venezia e dai comuni del litorale, allo scopo di far fronte ai danni che hanno gravemente compromesso le infrastrutture pubbliche e private della città;

2) ad assumere immediatamente iniziative presso la gestione commissariale del Consorzio Venezia nuova, soggetto attuatore della realizzazione del Mose, affinché attraverso procedure di legge e risorse finanziarie si giunga nel più breve tempo possibile al completamento e alla messa in funzione dell'opera;

3) ad adottare immediatamente le iniziative di competenza per pervenire a una nuova «legge speciale» per la città metropolitana di Venezia, al fine di individuare le dotazioni finanziarie necessarie al funzionamento ordinario dei sistemi di difesa dalle acque alte e i soggetti responsabili preposti ad assumere le decisioni nei casi di emergenza come quello occorso nella serata del 12 novembre 2019.
(1-00286) «Brunetta, Gelmini, Baratto, Bendinelli, Bond, Caon, Cortelazzo, Marin, Milanato, Zanettin».