• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02470 DE VECCHIS - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che: la situazione della raccolta dei rifiuti a Roma si sta aggravando di giorno in giorno...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02470 presentata da WILLIAM DE VECCHIS
martedì 12 novembre 2019, seduta n.165

DE VECCHIS - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

la situazione della raccolta dei rifiuti a Roma si sta aggravando di giorno in giorno reggendosi su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle regioni vicine ad accogliere i residui prodotti dalla capitale dove ormai i cumuli di spazzatura (potenziale veicolo di infezioni) sono sempre più grandi e presenti oltre che davanti alle abitazioni dei cittadini romani anche davanti a scuole per l'infanzia e a presidi ospedalieri;

ogni giorno Roma produce in media 3.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati che devono essere lavorati prima di essere inviati nelle discariche e negli inceneritori. Un incendio a fine 2018 ha distrutto uno degli impianti di trattamento di Ama, e l'azienda ormai dipende da altri territori e da altre società. In questi giorni, l'impianto di trattamento di Malagrotta funziona a metà per la manutenzione in corso;

Ama non riesce a raccogliere i rifiuti perché ha almeno il 40 per cento dei mezzi fermi e i centri di smistamento non sono sufficienti, ma allo stesso tempo non sa dove portarli e anche i tentativi di mandarli negli inceneritori all'estero sono falliti: la Svezia ha offerto spazi limitati; sono in corso trattative con Austria, Ucraina e Bulgaria, ma non risultano ancora accordi conclusi; si conta ancora sull'aiuto di Marche e Abruzzo (a Roma ogni giorno partono circa 170 camion che portano i rifiuti oltre i confini della provincia); si tratta di soluzioni tampone e il sistema così va continuamente in crisi;

la raccolta differenziata è bloccata al 44,3 per cento da 6 mesi, la raccolta porta a porta è ferma da un anno al 33 per cento delle utenze, in tre anni non è stato progettato un solo impianto, il personale è costretto a lavorare in condizioni difficili. I giornali riportano una serie di cause riconducibili solo all'operato dell'amministrazione capitolina e alle sue scelte che hanno gettato la città nel caos rifiuti;

dal 2017 Ama non ha un bilancio approvato, e risultano inchieste in corso da parte della Corte dei conti; inoltre Ama non sta progettando nuovi impianti che potrebbero portare alla fine della crisi: si tratta di una situazione di stallo la cui risoluzione sembra ancora lontana;

l'assenza di un bilancio del 2017 approvato e il mancato supporto dell'azionista Comune rispetto agli obblighi contrattuali con il ceto bancario, che prevedono, tra l'altro, la sottoscrizione di un pegno sui crediti rivenienti dai contratti di servizio tra Ama e Roma capitale, hanno generato una condizione di estrema debolezza della società sotto il profilo finanziario, operativo e reputazionale;

senza il bilancio si vanificano ogni possibilità di rilancio del servizio, la possibilità di costruire impianti adeguati, il tanto decantato e mal organizzato servizio di raccolta porta a porta, le assunzioni già previste da un piano industriale;

le imprese a rischio fallimento hanno un maggiore turnover dei dipendenti, con il rischio di perdere le migliori professionalità (come in effetti sta accadendo in Ama) e devono accettare condizioni molto meno favorevoli da parte dei fornitori rispetto alle imprese in un buono stato di salute: questi costi indiretti del dissesto possono essere catastrofici, e nel caso specifico si sta trasformando in realtà la percezione del fallimento;

nel caso specifico di Ama questa situazione di mancata approvazione del bilancio del 2017 ha concretamente rallentato, in taluni casi bloccato e a volte compromesso, progetti strategici che il management stava perseguendo,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda intervenire con azioni di competenza indicando soluzioni adeguate a porre fine alla disastrosa situazione in cui versa la gestione dei rifiuti di Roma capitale.

(4-02470)