• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02482 BOTTO, PESCO, LANNUTTI, TRENTACOSTE, MANTERO, CRUCIOLI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che: il viadotto autostradale della A12, tratta Genova-Livorno,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02482 presentata da ELENA BOTTO
martedì 12 novembre 2019, seduta n.165

BOTTO, PESCO, LANNUTTI, TRENTACOSTE, MANTERO, CRUCIOLI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

il viadotto autostradale della A12, tratta Genova-Livorno, denominato Nervi, è in servizio dal 1966 quando fu aperta al traffico la tratta Nervi - Recco; è il fratello minore del viadotto Sori e predecessore, seppur di un solo anno, dei viadotti Bisagno e Veilino;

i quattro viadotti sono stati costruiti con la medesima tecnica, il sistema Dywidag, detto anche ad avanzamento bilanciato: in situazioni particolarmente difficili, per l'epoca, dal punto di vista logistico, si partiva costruendo la pila, per poi procedere con l'impalcato "a sbalzo autoportante", in entrambe le direzioni contemporaneamente. Una sorta di grande T, per la quale i giunti della sede viaria non poggiano direttamente sui piloni, ma sono sospesi;

il viadotto Nervi passa sopra le case e i grossi piloni di cemento armato corrono in verticale molto vicini ai tetti e alle abitazioni. La zona del quartiere coinvolta è via ai Molinetti di Nervi, dove il viadotto autostradale attraversa la vallata;

a preoccupare sono le condizioni strutturali del cemento armato che sorregge l'intera struttura;

dei quattro ponti gemelli solo il Nervi non è finito nelle carte della procura per quanto riguarda la sua manutenzione e il suo stato di conservazione: per il Bisagno e il Veilino sono stati disposti accertamenti ulteriori dopo quanto emerso dall'inchiesta sui falsi report, mentre il Sori è stato oggetto di un blitz di ispezione della Guardia di finanza nei giorni scorsi;

le pile del viadotto Nervi presentano diversi punti di ammaloramento alla vista superficiale, con diversi metri di tondini di ferro dell'armatura del calcestruzzo scoperti e ossidati, numerosi i segni di infiltrazioni e colature delle acque piovane, che colorano in più punti il grigio del cemento. Inoltre risultano essere presenti buchi nell'impalcato: gli sbalzi delle pile, infatti, sembrano essere ammalorati pesantemente in più punti, con delle aperture nel cemento, alcune coperte e tamponate con reti, altre no. La parte interessata a questi buchi è l'impalcato inferiore, quindi non direttamente collegato con la sede stradale, ma nelle travi di collegamento, vicino ai giunti si possono notare diversi punti all'apparenza fortemente scrostati e in balia probabilmente del tempo e delle infiltrazioni;

nel recente report pubblicato da Autostrade per l'Italia, il viadotto Nervi è classificato con il punteggio di 43, che significa che è stata valutata una situazione che richiede interventi da eseguire a medio e lungo termine. Stesso punteggio di Bisagno e del Veilino, ma più alto, cioè più grave, del Sori, che ha preso un 40. È utile ricordare che, stando a quanto emerso dall'inchiesta, ancora in corso, sul crollo del ponte Morandi, il viadotto sul Polcevera fu classificato con un 50,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali siano le valutazioni sui fatti riportati;

quali iniziative intenda adottare per intervenire tempestivamente, se accertati i fatti, affinché il viadotto Nervi sia posto in sicurezza;

quali iniziative intenda assumere affinché siano garantiti adeguati programmi di manutenzione e di monitoraggio delle infrastrutture di competenza della società concessionaria Autostrade per l'Italia.

(4-02482)