• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03083 (5-03083)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03083presentato daFONTANA Ilariatesto diMercoledì 6 novembre 2019, seduta n. 253

   ILARIA FONTANA, SEGNERI e FRUSONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 2 novembre 2019 un vasto incendio è divampato all'interno di un capannone industriale situato nel comune di Frosinone;

   le aziende coinvolte dall'incendio sono la Max Cezanne, che opera nel settore della pelletteria di lusso, e la Eco.Ren. Srls. L'intenso fumo nero generato dal rogo ha avuto come combustibile pellame, legno e plastica;

   la Eco.Ren. Srls. è un'azienda autorizzata per operazioni di recupero rifiuti mediante comunicazione in procedura semplificata ai sensi degli articoli 214-216 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   il piano di emergenza interna (Pei) di cui all'articolo 20 della direttiva «Seveso Ter» concernente gli impianti a rischio di incidente rilevante, recepita con decreto legislativo n. 105 del 2015, è lo strumento che tutti gli stabilimenti di competenza statale devono dotarsi per controllare gli incidenti e attuare le misure necessarie per proteggere i lavoratori e limitare i danni;

   il piano di emergenza esterna (Pee) di cui al successivo articolo 21 della citata direttiva «Seveso Ter», è invece il piano che tutti gli impianti assoggettati dalla direttiva devono predisporre, di concerto con il prefetto territorialmente competente, per limitare gli effetti verso l'esterno di un incidente rilevante;

   l'articolo 26-bis del decreto-legge n. 113 del 2018 della legge n. 132 del 1° dicembre 2018 prevede che anche gli impianti che gestiscono rifiuti, esistenti o da realizzare, siano assoggettati all'elaborazione di un piano di emergenza interno entro il 4 marzo 2019, e stabilisce altresì la trasmissione di tutte le informazioni utili all'elaborazione di un piano di emergenza esterna alla prefettura competente;

   il Ministero dell'interno, in una circolare, ha comunicato che allo stato non sussistono situazioni di rischio per la popolazione residente, ma che si attendono gli accertamenti da parte di Arpa Lazio per fornire informazioni più dettagliate al fine di consentire ai sindaci dei comuni interessati di prendere i dovuti provvedimenti;

   il pomeriggio del 2 novembre 2019 si è riunito un tavolo tecnico presso il comune di Frosinone al quale hanno preso parte comune di Frosinone, protezione civile, prefettura, Asl, Arpa, vigili del fuoco, polizia di Stato, polizia provinciale e comune di Supino;

   nel comunicato stampa ufficiale del comune di Frosinone che dava notizia del tavolo tecnico, si legge inoltre che «al momento, dagli accertamenti effettuati, non sussistono elementi per l'emanazione di una ordinanza contingibile e urgente da parte del Comune: non vi è la necessità di adottare provvedimenti da parte dell'autorità comunale in quanto, come accertato dal tavolo tecnico, la corrente aerea sta spirando nella direzione di altri comuni del circondario, per i quali operano differenti competenze territoriali» –:

   di quali informazioni disponga il Governo circa il piano di emergenza interna di cui all'articolo 26-bis del decreto-legge n. 113 del 2018 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 1° dicembre 2018;

   quali siano le attività di prevenzione incendi condotte in passato da parte delle autorità competenti nel capannone in questione.
(5-03083)