• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03064 (5-03064)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03064presentato daDE LUCA Pierotesto diMartedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   DE LUCA, BERLINGHIERI, DELRIO, INCERTI, ROTTA e SENSI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   con la programmazione per il 2021-2027, l'Unione europea riconosce la necessità di dotarsi una più strutturata politica migratoria e di risorse sufficienti a finanziarla;

   le attività di «dimensione interna» (politica europea di asilo, migrazione regolare, contrasto alla migrazione illegale e controllo delle frontiere esterne) vengono finanziate, con risorse in crescita, nell'ambito di una nuova rubrica ad hoc (rubrica 4, «Migrazioni e gestione delle frontiere»), cui pertengono anche i fondi per il rafforzamento di Frontex (circa 9 miliardi);

   la «dimensione esterna» (collaborazione con i Paesi di origine e transito, sia in chiave di gestione dei flussi che di contrasto alle cause profonde) è ricondotta, invece, al nuovo Strumento per il vicinato, lo sviluppo e la cooperazione internazionale (Ndici), principale fondo della rubrica 6 «Vicinato e resto del mondo»;

   quanto ai fondi emergenziali, creati fuori bilancio a seguito della crisi del 2015, il Fondo fiduciario per l'Africa (il cosiddetto trust fund Valletta) – lanciato nel novembre 2015 al Summit sulla migrazione della Valletta ed il cui budget ammonta a 4,6 miliardi di euro per il periodo 2016-2020 – dovrebbe estinguersi proprio nel 2020 e lasciare le proprie attività «in eredità» nel Ndici;

   si discute anche della possibilità di includere nel nuovo strumento la Facility per i rifugiati in Turchia, con un budget di 6 miliardi di euro per il periodo 2016-19 (Frit);

   l'Italia sostiene, in particolare: a) la creazione di una adeguata «componente esterna», in coerenza con gli impegni assunti dal Consiglio europeo di giugno 2018 (conclusioni: «i fondi [ISF, IBMF, AMF] dovrebbero includere specifiche componenti significative per la gestione della migrazione esterna»), da utilizzare in sinergia con il nuovo strumento Ndici di azione esterna; b) la modifica dei criteri di distribuzione delle risorse proposti dalla Commissione, in modo da tenere maggiormente conto degli oneri in capo agli Stati membri di primo ingresso (esempio presenza di migranti irregolari in attesa di rimpatrio, oppure la ripresa in carico di richiedenti asilo trasferiti da altri Stati membri ai sensi del vigente regolamento di Dublino). Secondo le proiezioni della Commissione, invece, solo cifre limitate andrebbero ai Paesi di primo ingresso, assorbendo la sola Germania quasi un terzo dei fondi –:

   quali iniziative si intendano adottare al fine di assicurare la definizione di criteri di attribuzione delle suddette risorse che non penalizzino il nostro Paese e che tengano conto del ruolo fondamentale svolto dall'Italia in materia di gestione del fenomeno migratorio.
(5-03064)