• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04020 (4-04020)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04020presentato daGRIPPA Carmelatesto diMartedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   GRIPPA, CASA e BARBUTO. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la società digitale è ormai realtà e nei prossimi anni il processo è destinato a intensificarsi, considerati i cambiamenti radicali che si stanno mettendo in moto con la diffusione dell'intelligenza artificiale, della robotica, della realtà aumentata, dei big data;

   tali innovazioni impatteranno sul modo di lavorare e sulle professionalità del futuro. Con la tecnologia 5G nasceranno le «smart city», dove per far funzionare il sistema di reti integrate (ospedali, ambulanze, traffico urbano, nettezza urbana, servizi energetici, municipali e altro) occorrerà che tutti gli addetti dei vari settori sappiano dialogare con la tecnologia;

   da ciò deriva che di fronte a questi cambiamenti il nostro Paese, pur avendo eccellenze, ha un ritardo drammatico. Secondo l'indice internazionale che misura il livello di competenze digitali, nel 2018 l'Italia si piazza quartultima fra i Paesi dell'Unione europea, seguita solo da Bulgaria, Grecia e Romania;

   si tratta di una posizione che resta simile sia che si guardi alle competenze di base che a quelle specialistiche. Una prima causa riguarderebbe l'arretratezza del sistema scolastico e formativo di base. Una seconda riguarderebbe l'accesso e l'utilizzo della rete;

   sul piano privato, resta bassa la percentuale di chi in Italia utilizza Internet regolarmente (69 per cento). Un ritardo che si riflette poi sugli altri principali indicatori quali l’internet banking (con il 31 per cento si resta in posizioni di retrovia), l’e-commerce, la partecipazione ai social network, la lettura di quotidiani online, l'ascolto della musica. Si resta indietro anche nell'utilizzo dei servizi di e-government: nel 2018, soltanto il 13 per cento ha sottoposto moduli digitali compilati all'amministrazione. La media europea è del 30 per cento;

   secondo il Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) programma ideato dall'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico «solo il 3,3 per cento degli adulti italiani raggiunge alti livelli di competenza linguistica (...), contro l'11,8 per cento della media dei 24 paesi partecipanti, e il 22,6 per cento del Giappone, il Paese in testa alla classifica»;

   inoltre, solo il 26,4 per cento ha un livello buono. Significa che il 70 per cento della popolazione ha livelli di competenze inferiori in lettura e scrittura. Un dato molto preoccupante, perché si traduce in maggiori probabilità di avere problemi di salute, nella convinzione di avere poco peso sul processo politico, nella non partecipazione alle attività associative e minor fiducia nel prossimo. Anche per quel che riguarda le competenze matematiche, solo il 4,5 per cento degli adulti italiani raggiunge un livello alto;

   i vantaggi dello sviluppo tecnologico dipendono non solo dal proliferare di nuove invenzioni, ma soprattutto dalla loro diffusione tra i consumatori e le imprese. Infatti, una invenzione è un esperimento, un prototipo che potrebbe restare chiuso in un cassetto per anni prima di essere reso disponibile alle imprese o ai consumatori. Le ragioni possono essere le più svariate: dai problemi di industrializzazione del processo di produzione a problemi legali o di sicurezza, dalla difficoltà di reperire determinate risorse al costo eccessivo di produzione e così via –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, al fine di rivedere il sistema «istruzione» favorendo la digitalizzazione della scuola, ovvero la diffusione dell'impiego delle tecnologie digitali nei percorsi di insegnamento e di apprendimento sia nella scuola che nel mondo del lavoro.
(4-04020)