Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/04005 (4-04005)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04005presentato daGRIMALDI Nicolatesto diLunedì 4 novembre 2019, seduta n. 251
GRIMALDI, MARTINCIGLIO, IORIO e DEL MONACO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
i medici, iscritti nella graduatoria dei pediatri di libera scelta, in particolare in alcune regioni, si trovano da anni in condizione di precarietà lavorativa, in attesa del conferimento della prima convenzione;
le ragioni che ostacolano l'assegnazione del primo incarico sono molteplici: alla scadenza annuale, le regioni non provvedono alla pubblicazione degli ambiti territoriali carenti e di quelli che saranno disponibili nel corso dell'anno, come prescritta dall'articolo 33, comma 1 dell'accordo collettivo nazionale del 21 giugno 2018 (di seguito Acn 2018);
la graduatoria in questione non è attendibile, sia perché i requisiti dei pediatri in graduatoria non sono sottoposti a verifica, sia perché la graduatoria non viene ridimensionata in relazione ai nominativi degli optanti;
l'articolo 33 dell'Acn 2018 ha abolito, a giudizio degli interroganti in modo ingiustificato, il criterio di proporzionalità nell'assegnazione degli incarichi negli ambiti territoriali carenti dell'Acn 2015, che prevedeva che un terzo dei posti disponibili venisse assegnato per trasferimento e i due terzi fossero riservati ai pediatri iscritti nella graduatoria regionale; l'accordo 2018 prescrive, invece, che l'assegnazione ai pediatri in graduatoria avvenga solo in assenza di domande di trasferimento intra o extra-regione; i pediatri richiedenti il trasferimento intra ed extra-regione godono pertanto di ingiustificato privilegio a scapito dei pediatri che, pur iscritti da anni nelle graduatorie regionali, non sono titolari di alcun incarico;
come segnalato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, il 13 novembre 2009 (AS641), inoltre, esistono concrete limitazioni all'accesso alla professione di pediatra di base, in relazione alle modalità di individuazione del numero di pediatri di base attivi in un dato ambito territoriale (cosiddetto rapporto ottimale): questo, attualmente, equivale a 1 pediatra di base per 600 residenti di età compresa tra 0 e 6 anni; nella realtà, i pediatri di base assistono anche quelli di età tra 6 e 14 anni, e quindi un numero molto più elevato del rapporto ottimale;
questo limita sia l'accesso alla professione di pediatra di base, sia l'offerta di servizi pediatrici primari rispetto alla domanda, sia il tempo e quindi la qualità del servizio, anche per l'eccessivo carico di assistiti –:
quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per rimuovere gli ostacoli all'accesso alla professione di pediatra di base, in particolare adottando tutte le iniziative utili a favorire, in tempi brevi, e con priorità, l'assegnazione del primo incarico ai pediatri iscritti da anni nelle graduatorie regionali in possesso dei requisiti prescritti.
(4-04005)