• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04009 (4-04009)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04009presentato daPAGANO Ubaldotesto diLunedì 4 novembre 2019, seduta n. 251

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° febbraio 2016, n. 13, è intervenuto in ordine alla straordinaria necessità e urgenza di accelerare le procedure di cessione del gruppo Ilva in amministrazione straordinaria ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, anche al fine di armonizzare la tempistica del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria con l'autorizzazione all'esercizio d'impresa in costanza di sequestro, al fine di rendere effettiva la possibilità di esercizio da parte del cessionario;

   considerata la necessità di introdurre ulteriori modifiche all'articolo 1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, recante disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva al fine di garantire in via di urgenza interventi di sostegno alle famiglie disagiate del territorio tarantino, il legislatore è nuovamente intervenuto con il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, recante «Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno»;

   l'articolo 1 del decreto-legge n. 243 del 2016 apportava modificazioni all'articolo 1 del decreto-legge n. 191 del 2015. In particolare, esso dispone al comma 1, tramite l'aggiunta del comma 8.5, che «Il programma della procedura di amministrazione straordinaria è altresì integrato con un piano relativo ad iniziative volte a garantire attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Il piano, a carattere sperimentale, della durata di tre anni, approvato dal Ministro dello sviluppo economico e monitorato nei relativi stati di avanzamento, si conforma alle raccomandazioni adottate dagli organismi internazionali in tema di responsabilità sociale dell'impresa e alle migliori pratiche attuative ed è predisposto ed attuato, con l'ausilio di organizzazioni riconosciute anche a livello internazionale, enti del terzo settore ed esperti della materia, a cura dei commissari straordinari, d'intesa con i Comuni di cui al primo periodo per quanto attiene la selezione dei soggetti beneficiari. [...]»;

   il comma 2 dello stesso articolo 1 del decreto-legge n. 243 del 2016 dispone lo stanziamento di 30 milioni di euro totali (10 milioni per ciascuno degli anni del triennio 2017-2019) da destinare al finanziamento delle attività relative alla predisposizione e attuazione del piano summenzionato in favore delle famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola;

   il 31 ottobre 2019, alcuni organi di stampa hanno diffuso la notizia dello sblocco dei «30 milioni di euro per i Comuni dell'area di crisi, Taranto, Massafra, Montemesola, Statte e Crispiano» e della firma, da parte del Ministro dello sviluppo economico, di un decreto inerente al bando per la manifestazione d'interesse alla redazione dei progetti finanziati con tali risorse, riportando inoltre la notizia dell'imminente pubblicazione del bando stesso;

   all'interrogante non risulta altro fondo dotato di tali risorse se non quello sopra indicato;

   il piano in favore delle famiglie disagiate non implica alcuna partecipazione a bandi pubblici –:

   se trovi conferma quanto riportato dagli organi di stampa e menzionato in premessa;

   se intenda chiarire se tale iniziativa sarà finanziata con le stesse risorse originariamente destinate al piano per le famiglie disagiate.
(4-04009)