• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04013 (4-04013)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04013presentato daD'ATTIS Maurotesto diLunedì 4 novembre 2019, seduta n. 251

   D'ATTIS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 19 settembre 2019, l'Inps e l'Ispettorato nazionale del lavoro hanno sottoscritto una convenzione con le confederazioni sindacali Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. L'intesa disciplina le procedure per la raccolta, l'elaborazione e la comunicazione del dato associativo e del dato elettorale ai fini della definizione del grado di rappresentatività delle organizzazioni sindacali aderenti al testo unico della rappresentanza del 10 gennaio 2014;

   l'accordo è propedeutico a stabilire quali siano le organizzazioni sindacali in possesso del requisito della cosiddetta maggiore rappresentatività comparata ai fini dell'individuazione del contratto collettivo nazionale di lavoro da assumere a riferimento ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, oltreché finalizzata anche ad individuare il contratto collettivo da applicare ai rapporti di lavoro nell'impresa per il riconoscimento dei benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa vigente;

   la convenzione stipulata, ad avviso dell'interrogante, sembra minare il principio di rappresentatività delle organizzazioni sindacali, in quanto le norme, anziché essere scritte dal legislatore, sono state predisposte da una parte delle associazioni direttamente interessate;

   alcuni sindacati, come l'Organizzazione sindacale confederale Confsal, rappresentata anche al Cnel, non sono mai stati coinvolti nell'elaborazione della predetta convenzione;

   la Fismic, aderente a Confsal, nonostante sia sindacato maggiormente rappresentativo nel comparto dei metalmeccanici, presente in 60 provincie, con oltre 20 mila iscritti attivi e con numeri appena inferiori di pensionati e disoccupati e abbia firmato tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro con Federmeccanica (aderente a Confindustria) dagli anni ’70, oltre ad aver partecipato a tutti i negoziati con la controparte datoriale Federmeccanica, nel 2016 era già stata esclusa dalla firma del contratto collettivo nazionale di lavoro insieme a Uglm;

   la convenzione in questione fonda il concetto di rappresentatività sulla base numerica del 5 per cento dei lavoratori iscritti al settore di appartenenza;

   la prima misurazione della rappresentanza sindacale si è avuta con la sottoscrizione del cosiddetto Testo unico della rappresentanza del 2014 (nel 2015 è stata sottoscritta una prima convenzione con l'Inps) dalla cui elaborazione erano state escluse Confsal e Ugl. Convenzione, quella del 2015, che non ha portato i risultati aspettati anche perché, secondo gli stessi firmatari, misurava solo la raccolta di risultati parziali;

   con la convenzione del settembre 2019, sottoscritta ancora una volta solo da una parte delle organizzazioni confederali (Cgil-Cisl-Uil-Confindustria) si sono nuovamente escluse organizzazioni importanti come Confsal e Ugl;

   le difficoltà di certificazione dei dati che si avranno anche con la nuova convenzione sono già state evidenziate dall'Inps nella relazione di accompagnamento. Censire i dati in considerazione dell'esistenza di piccolissime e micro aziende, di cui buona parte non è nemmeno associata a Confindustria o ad alcuna associazione datoriale, risulta molto difficile se non addirittura impossibile;

   sarebbe probabilmente necessaria una legge che, nel rispettare il dettato degli articoli 36, 39 e 40 della Costituzione, proceda al riordino complessivo dell'intera materia delle relazioni industriali del Paese –:

   se il Governo non intenda adottare iniziative normative per evitare che sia delegata ad accordi tra privati (Confindustria-Cgil-Cisl-Uil) la misurazione del grado di rappresentanza di tutte le organizzazioni sindacali presenti sul territorio nazionale, anche alla luce della esclusione di dubbia legittimità, avvenuta nel rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Federmeccanica e Assistal, di due organizzazioni sindacali come la Fismic-Confsal e la Uglm, fortemente rappresentative del comparto metalmeccanico.
(4-04013)