• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02203/213    premesso che:     il recente fallimento del tour operator britannico «Thomas Cook» ha creato una situazione di preoccupante crisi nel settore del turistico-ricettivo in...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02203/213presentato daPLANGGER Albrechttesto presentato Mercoledì 30 ottobre 2019 modificato Giovedì 31 ottobre 2019, seduta n. 250

   La Camera,
   premesso che:
    il recente fallimento del tour operator britannico «Thomas Cook» ha creato una situazione di preoccupante crisi nel settore del turistico-ricettivo in tutta Europa, determinando gravi difficoltà a molte imprese in conseguenza del mancato pagamento dei servizi resi nel corso dell'estate 2019 e della cancellazione di tutte le prenotazioni per i prossimi mesi a fronte delle quali erano stati assunti rilevanti impegni economici;
    il tour operator «Thomas Cook», sulla base delle prime rilevazioni, risulterebbe debitore nei confronti dei fornitori per oltre 2 miliardi di euro e, per quanto riguardo il nostro Paese, secondo le stime delle maggiori associazioni di categoria del settore alberghiero, le strutture turistico-ricettive coinvolte sarebbero più di 4.000 con un danno economico diretto oscillante tra i 400 e i 600 milioni di euro, a cui si aggiungono i danni sull'indotto legato a tali strutture ricettive;
    i Governi dei diversi Paesi Europei, a partire da quello spagnolo, hanno annunciato o messo in atto specifici piani di intervento finalizzati, da un lato, al sostegno diretto delle imprese del settore turistico direttamente colpite dal fallimento del tour operator «Thomas Cook» e, dall'altro, al contenimento del brusco calo delle prenotazioni attraverso la promozione di accordi con le compagnie aeree e il miglioramento dei collegamenti con il proprio territorio;
    la vicenda «Thomas Cook» rischia di provocare un effetto a catena nel settore delle imprese turistico-ricettive del nostro Paese e di determinare, oltre al fallimento di quelle più esposte con l'operatore britannico e dei loro fornitori, anche la perdita di numerosi posti di lavoro;
    la procedura fallimentare relativa al tour operator «Thomas Cook» si svolgerà in tempi inevitabilmente lunghi e richiederà l'avvio di dispendiose azioni legali, per recuperare solo una minima parte dei crediti vantati, da parte delle imprese coinvolte;
    per sostenere nell'immediato le imprese italiane coinvolte dal fallimento del tour operator «Thomas Cook» appare necessario: a) prevedere l'attivazione di un credito d'imposta, di importo proporzionale al credito vantato verso «Thomas Cook», per evitare che le imprese vadano in crisi di liquidità e da restituire appena le stesse entreranno in possesso delle somme di loro spettanza; b) definire un regime di Iva per cassa per tutte le fatture emesse e da emettere nei confronti di Thomas Cook, per evitare che le stesse debbano anticipare un'imposta che non hanno incassato e che non incasseranno in futuro; c) rifinanziare il tax credit per garantire alle imprese del settore turistico-alberghiero coinvolte le risorse necessarie per effettuare investimenti;
    il tempestivo intervento del Governo italiano nella vicenda consentirebbe alle imprese coinvolte dal fallimento del tour operator «Thomas Cook» di far fronte agli impegni già assunti nei confronti dei fornitori, di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e di garantire i servizi ai propri clienti, a partire dalla stagione turistica invernale in arrivo,

impegna il Governo

ad adottare con urgenza tutte le iniziative necessarie, a partire dalla prossima legge di bilancio, al fine di garantire la continuità operativa delle imprese del settore turistico-ricettive del nostro Paese coinvolte dal fallimento del tour operator britannico «Thomas Cook», ivi comprese quelle dell'indotto, e di salvaguardare i livelli occupazionali nelle imprese medesime.
9/2203/213. Plangger.