• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03968 (4-03968)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03968presentato daVARCHI Maria Carolinatesto diMercoledì 30 ottobre 2019, seduta n. 249

   VARCHI e MASCHIO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la situazione del carcere «Di Lorenzo», sito in contrada Petrusa ad Agrigento, in merito al quale la procura di Agrigento, dopo varie denunce, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulle condizioni di vita all'interno della struttura carceraria, necessita di interventi immediati;

   tale notizia non stupisce, trattandosi di una vicenda costellata da una serie di denunce sulla situazione sconfortante della casa circondariale agrigentina, dove ai problemi di organizzazione, si aggiungono anche quelli strutturali che si ripercuotono direttamente sulla qualità di vita dei detenuti e degli agenti penitenziari;

   come riportato da Il Dubbio, le maggiori criticità strutturali riscontrate riguardano, ad esempio, le finestre delle camere detentive, oltre alle sbarre, alle quali sono applicate reti a maglia stretta che limitano l'ingresso di aria e luce. I sei piccoli cortili passeggio di cui dispone il reparto sono spazi squallidi, con il water close alla turca, sprovvisti di panchine;

   tale situazione era già stata segnalata dal Sappe, secondo il quale «L'insufficiente organico stabilito dalla legge Madia porta il personale a effettuare turni massacranti. Ad aggravare la pesantissima condizione lavorativa dei poliziotti del Petrusa il dovere gestire senza alcuna formazione specifica, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, i criminali folli che continuano a delinquere anche dentro le galere. Forse è l'unico penitenziario in Italia dove i riscaldamenti non funzionano e le camere detentive sono prive di doccia e l'illuminazione all'interno delle camere è comandata manualmente ancora dall'operatore della Polizia penitenziaria, aspetti che rendono di fatto questa una realtà da terzo mondo», denunciando, peraltro, come l'unica risposta ricevuta dalle istituzioni sia stato «il trasferimento di ben otto agenti dal reparto al nucleo traduzioni e piantonamenti nonostante a breve verrà avviato il servizio delle videoconferenze con una riduzione del lavoro di oltre il 30 per cento a favore del nucleo, depauperando ulteriormente l'organico»;

   pesante è la denuncia della federazione sindacati autonomi di polizia penitenziaria, che parla di «organizzazione del lavoro fallimentare, turni di lavoro massacranti e diritti negati»;

   da ultimo, cento poliziotti penitenziari in servizio ad Agrigento, hanno chiesto nelle ultime settimane di essere trasferiti. Le carenze d'organico, secondo quanto emerge dalle denunce dei sindacalisti, costringono i pochi agenti ad effettuare turnazioni di lavoro estenuanti e, in alcune circostanze, alla negazione per determinate fasce di personale, di alcuni diritti previsti. Tra questi, l'esonero dei servizi di vigilanza e osservazione di cui dovrebbe godere il personale femminile con figli di età minore ai tre anni. L'organizzazione sindacale, inoltre evidenzia come gli intensi turni di lavoro non consentano il necessario recupero psicofisico. L'esiguo numero di personale dunque, non solo potrebbe cagionare alla qualità e sicurezza del servizio stesso, ma indurrebbe i poliziotti anche a un eccessivo stato di stress che sarebbe testimoniato dalle tante assenze per malattia. Tali disagi sono stati denunciati nel corso di una riunione di cui la stampa ha dato notizia, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle sigle sindacali Sappe, FSA cnpp, UilPa Penitenziari, Uspp, Cisl FINIS e Ospa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e, verificata la fondatezza degli stessi, quali urgenti iniziative intenda adottare per affrontare l'atavico problema del sovraffollamento carcerario e sanare la drammatica situazione del carcere Di Lorenzo - Petrusa di Agrigento, anche a tutela del personale dell'amministrazione penitenziaria.
(4-03968)