Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02378 PUCCIARELLI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
la ferrovia Pontremolese è la linea di trasporto ferroviario che congiunge Parma con la dorsale tirrenica...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02378 presentata da STEFANIA PUCCIARELLI
testo presentato
Martedì 29 ottobre 2019
modificato
domenica 20 ottobre 2019, seduta n.159
PUCCIARELLI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
la ferrovia Pontremolese è la linea di trasporto ferroviario che congiunge Parma con la dorsale tirrenica nei pressi di La Spezia, estendendosi per circa 120 chilometri;
a quarant'anni di distanza dai primi progetti, soltanto un terzo della Pontremolese è stato raddoppiato e ammodernato, malgrado il porto di La Spezia movimenti oltre il 30 per cento dei traffici su ferro. Tale tratto rappresenta un itinerario merci strategico che congiunge la dorsale tirrenica nei pressi di La Spezia con Parma e quindi idealmente con il corridoio del Brennero;
la vecchia ferrovia ottocentesca è parsa ben presto inadeguata, sia per il fatto di essere a binario singolo (salvo il tunnel in quota), sia per il tracciato acclive e con raggi di curvatura eccessivamente stretti e a sagoma ridotta;
dagli anni Ottanta si parla di radicale ammodernamento con raddoppio su nuova sede, ma progetti e lavori hanno conosciuto continui rinvii tra mancanza di fondi e scarsa volontà politica: basti pensare che il progetto di adeguamento della Pontremolese risale alla legge di finanziamento, nota come Piano integrativo del 1981;
nell'aprile 2019 è stato avviato un Tavolo inter-istituzionale tra i territori di Parma e La Spezia, amministrazioni locali e rappresentanti del mondo produttivo per sostenere il potenziamento della direttrice ferroviaria Tirreno-Brennero, che vede il suo cuore nella nuova Pontremolese;
la ferrovia è stata ammodernata finora per poco meno di 40 chilometri, quindi circa un terzo. Fino al 1996 il doppio binario era presente solo nel tratto da Vezzano Ligure a Santo Stefano di Magra. Nello stesso anno è stata inaugurata la variante di tracciato a doppio binario quasi completamente in galleria da Solignano a Berceto. Nel 2003 è stato inaugurato il nuovo fascio merci di La Spezia Marittima. Nel 2005 è entrato in funzione il tratto tra Santo Stefano di Magra e Chiesaccia, raccordato nel 2008 con la linea della Garfagnana. Nel 2014 sono terminati i lavori di raddoppio tra Solignano e Fornovo;
la Pontremolese è stata costruita fin da subito a doppio binario nel tratto centrale tra Pontremoli e Borgo Val di Taro, che comprende il tunnel in quota. Ma il raddoppio, in questo caso, offre pochi vantaggi, perché l'opera appare comunque inadatta ai traffici merci attuali che richiederebbero anche in questo caso, come in molti altri valichi presenti su alpi e appennini, un tunnel di base;
considerato che:
la ferrovia rappresenta un pezzo potenziale del corridoio Tirreno-Brennero, che dovrebbe connettere persone e merci dal centro nord Europa con le vie marittime del Tirreno;
il traffico merci pendolare e turistico che oggi percorre la tratta su gomma incontra spesso disagi e congestioni;
allo stato attuale la linea è evidentemente obsoleta;
l'opera era stata inserita fra le 77 ritenute prioritarie dal Governo Conte I,
si chiede di sapere, se e come il Ministro in indirizzo intenda avviare le azioni idonee alla realizzazione dell'opera, ovvero implementare e stanziare le risorse necessarie, e se intenda dare seguito al programma di progettazione esistente per l'esecuzione e per la definitiva realizzazione dell'opera.
(4-02378)