• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00049 FATTORI, ROMANO, CORBETTA, NUGNES, DE FALCO - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che: in data 2 febbraio 2017, il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore...



Atto Senato

Interpellanza 2-00049 presentata da ELENA FATTORI
testo presentato
Martedì 29 ottobre 2019
modificato
domenica 20 ottobre 2019, seduta n.159

FATTORI, ROMANO, CORBETTA, NUGNES, DE FALCO - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che:

in data 2 febbraio 2017, il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Paolo Gentiloni e il Capo Governo di riconciliazione nazionale dello Stato della Libia, riconosciuto dall'Unione europea e dall'Italia, Fayez Mustapa Serraj, hanno sottoscritto un "Memorandum" d'intesa per fronteggiare l'emergenza rappresentata dagli sbarchi sulle coste italiane di cittadini provenienti dalla Libia;

il Memorandum prende le mosse dalla generale esigenza di tutelare e rafforzare la cooperazione allo sviluppo in Libia;

ai sensi dell'art. 1, lett. B, dell'accordo, tale sviluppo può avvenire nelle materie delle energie rinnovabili, delle infrastrutture, della sanità, dei trasporti, dello sviluppo delle risorse umane e della ricerca scientifica. Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo occorre, però (e il Memorandum è esclusivamente a ciò finalizzato) contrastare l'immigrazione irregolare (art. 1 lett.A) e il traffico di esseri umani attraverso il rafforzamento della sicurezza delle frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana, senza ovviamente intaccare il principio di non ingerenza negli affari interni dei rispettivi Paesi;

le Parti individuano, dunque, nel fenomeno dell'immigrazione irregolare, della tratta degli esseri umani, del contrabbando di carburante e del terrorismo le cause che possono compromettere gli obiettivi di proficue e positive relazioni tra i Paesi improntate allo sviluppo e alla pace;

considerato che:

nonostante ai sensi dell'art. 5 le Parti si impegnino ad interpretare e applicare il Memorandum nel rispetto degli obblighi internazionali e degli accordi sui diritti umani, di cui i due Paesi sono parte, nel documento non sono previsti limiti all'assistenza in caso di violazione dei diritti umani. Inoltre l'accordo non fa alcun riferimento al diritto di asilo, né allo status di rifugiato;

il Governo di riconciliazione nazionale, con il quale è stato chiuso l'accordo, controlla solo una parte del territorio libico;

alcune associazioni attive nel campo dei diritti umani, tra le quali "Amnesty International" e "UNHCR", denunciano da anni le condizioni inumane a cui sono sottoposti i migranti nei centri di accoglienza libica. Tali associazioni manifestano grande preoccupazione anche in relazione ai ripetuti attacchi subiti dai civili nell'ambito della truce guerra intestina che sconvolge il Paese, producendo migliaia di morti, tanto da spingere le stesse a chiedere che tali azioni vengano trattate/classificate quali crimini di guerra;

il 4 ottobre 2019 sul sito del quotidiano "Avvenire" viene pubblicato un articolo denuncia su come il Governo italiano nel 2017 negoziò i trattati alla presenza anche di Abd al-Rahman al-Milad, il famigerato "Bija", "accusato dall'Onu di essere uno dei più efferati trafficanti di uomini in Libia, padrone della vita e della morte nei campi di prigionia, autore di sparatorie in mare, sospettato di aver fatto affogare decine di persone, ritenuto a capo di una vera cupola mafiosa ramificata in ogni settore politico ed economico dell'area di Zawyah, aveva ottenuto un lasciapassare per entrare nel nostro Paese e venire accompagnato dalle autorità italiane a studiare «il modello Mineo»";

considerato inoltre che:

l'articolo 8 del Memorandum prevede alla scadenza il tacito rinnovo per tre anni "salvo notifica per iscritto di una delle due Parti contraenti, almeno tre mesi prima della scadenza del periodo di validità";

la scadenza per l'invio della notifica di "mancato rinnovo" del Memorandum d'intesa siglato è il 2 novembre 2019,

si chiede di sapere

se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza di quanto denunciato dalla stampa;

quali azioni intenda intraprendere rispetto al Memorandum d'intesa in procinto di rinnovo e comunque perché lo stesso possa garantire il pieno rispetto dei diritti umani in Libia.

(2-00049)