• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03011 (5-03011)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03011presentato daFERRO Wandatesto diMartedì 29 ottobre 2019, seduta n. 248

   FERRO e OSNATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la Banca Popolare dell'Emilia-Romagna è un gruppo bancario quotato nell'indice Ftse Mib della Borsa di Milano e presente a livello continentale con una rete di oltre 1.100 sportelli in 13 diversi paesi;

   nel 1994, con l'acquisizione della maggioranza di Banca Popolare di Ravenna, è partito il progetto di costituzione di un gruppo bancario federale, che riunisce numerose banche locali, delle quali sono però preservate autonomia e radicamento territoriale. Fra il 1994 e il 2000 sono stati acquisiti numerosi istituti di credito, tra i quali la Banca Popolare di Crotone, il Credito Commerciale Tirreno, la Banca Popolare di Salerno e la Banca Popolare dell'Irpinia;

   è di pochi giorni fa la notizia, riportata dai principali organi di stampa locale, della decisione dell'istituto di credito di trasferire a Bologna le lavorazioni attualmente svolte nel Polo di Crotone (unica lavorazione esistente in Calabria), che determinerà la perdita sul territorio di 16 postazioni lavorative;

   tale volontà, che sta creando sconcerto e preoccupazione, non sarebbe coerente con le stesse dichiarazioni aziendali circa la validità e la professionalità delle suddette lavorazioni e rischia di determinare un ulteriore e sempre più gravoso impoverimento dei territori calabresi verso i quali l'istituto di credito, invece, ha sempre dichiarato di mantenere una sua specifica vocazione;

   suddetta determinazione, peraltro, come denunciato dalle segreterie regionali di First Cisl e Cisl, non sarebbe neanche minimamente controbilanciata dalla manifestata volontà di voler procedere ad un certo numero di nuove assunzioni nell'ambito della Direzione territoriale Mezzogiorno, già fortemente penalizzata allo stato attuale;

   non sono chiare le motivazioni addotte da Bper Banca a sostegno di tale decisione;

   situazione analoga si sta verificando anche in Sardegna, dove l'istituto di credito avrebbe dato avvio a una ristrutturazione delle proprie risorse che comprende, oltre alla razionalizzazione delle sedi territoriali in Sardegna, anche lo spostamento di alcune attività lavorative dalla direzione generale del Banco di Sardegna di Sassari ad altre strutture del medesimo gruppo presenti in Emilia-Romagna ed in altre sedi della penisola, come denunciato con l'interrogazione a risposta orale n. 3-01039, presentata dal deputato Deidda –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e, accertata la fondatezza degli stessi, quali urgenti iniziative per quanto di competenza, intendano adottare per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali del gruppo Bper nell'ambito regionale calabrese e per evitare un impoverimento del tessuto economico locale.
(5-03011)