• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03956 (4-03956)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03956presentato daBATTELLI Sergiotesto diMartedì 29 ottobre 2019, seduta n. 248

   BATTELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il bene demaniale delle coste italiane, come sottolineato nella legge di bilancio 2019, «rappresenta un elemento strategico per il sistema economico, di attrazione turistica e di immagine del Paese»;

   la disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative ha subito numerosi aggiustamenti normativi negli ultimi anni, tuttavia si rileva la mancanza di un intervento generale e organico di riordino della materia;

   l'articolo 3 della legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee», delega il Governo ad adottare, entro quindici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, per la semplificazione normativa, per le politiche europee e per il turismo, previa intesa da sancire in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, un decreto legislativo avente ad oggetto la revisione e il riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime;

   nel corso della precedente legislatura, il Consiglio dei ministri, riunitosi il 27 gennaio 2017, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ha approvato un disegno di legge di delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo per favorire, nel rispetto della normativa europea, lo sviluppo e l'innovazione dell'impresa turistico-ricreativa, il cui iter legislativo in Parlamento non si è mai concluso;

   l'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, al comma 675, prescrive, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della stessa, l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per gli affari europei, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro per gli affari regionali e la Conferenza delle regioni e delle province autonome, il quale fissi i termini e le modalità per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime;

   l'attuale disciplina delle concessioni demaniali marittime risulta oggetto di considerevoli problemi interpretativi e di notevole contenzioso nonché di consistente rischio di incorrere in una procedura di infrazione comunitaria per incompatibilità con il diritto dell'Unione europea, in particolare, con l'articolo 12 della direttiva 2006/123/CE, come già avvenuto nel 2008 con la procedura n. 4908 –:

   quale sia la motivazione della mancata adozione del decreto di cui all'articolo 1, comma 675 della citata legge n. 145 del 2018;

   se, visto lo scenario di incertezza che pervade un settore strategico per il comparto turistico nazionale, il Governo non ritenga urgente e opportuno provvedere in tempi rapidi all'adozione del decreto in questione.
(4-03956)