• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01075 (3-01075)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01075presentato daSPENA Mariatesto diMartedì 29 ottobre 2019, seduta n. 248

   SPENA, NEVI, SANDRA SAVINO, LABRIOLA, D'ATTIS, PAOLO RUSSO, ELVIRA SAVINO e SISTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   i gravissimi episodi malavitosi che hanno colpito due imprese vinicole nel comune di San Severo, con lo sversamento doloso di 65mila litri di vino e mosto, al di là dei possibili moventi al vaglio degli inquirenti, hanno posto all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale la crescente attenzione che la criminalità organizzata rivolge all'agricoltura, in particolare nelle regioni a più alta vocazione produttiva;

   questo atto, assieme all'attentato esplosivo verificatosi a metà giugno a danno dei silos dell'industria molitoria Santacroce, (comune di Ascoli Satriano), segna un salto di qualità nelle azioni poste in essere dalle agromafie in Puglia: si tratta di raid posti in essere da veri criminali, capaci di mettere in ginocchio un'azienda;

   secondo il «Rapporto sulle agromafie» Eurispes Coldiretti, l'indice della permeabilità di un territorio alle agromafie (IPA), calcolato in base alle caratteristiche intrinseche alla provincia stessa di ordine sia sociale, sia criminale, sia economico/produttivo), nella provincia di Foggia è il più alto della regione Puglia e tra i più alti in Italia. In quelle aree, il tasso di crescita dei fatti criminosi ai danni degli agricoltori cresce mediamente dell'1,3 per cento l'anno;

   le associazioni agricole locali denunciano un crescendo di sabotaggi, assalti armati per rubare mezzi agricoli (con successiva richiesta di riscatto), furto di prodotti, abigeato, espianto di ulivi secolari o di quelli appena piantati resistenti alla Xylella, per non parlare delle intimidazioni per imporre i prezzi dei prodotti o obblighi di mercato;

   si assiste alla «stagionalità» delle attività criminose in campagna: squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell'uva da vino a marzo e aprile, rubano l'uva da tavola da agosto a ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l'anno. Gli agricoltori sono costretti a organizzarsi in ronde notturne e diurne;

   le maggiori organizzazioni agricole nazionali hanno già evidenziato le potenzialità delle tecnologie «agricoltura 4.0» al servizio della sicurezza nei campi. Buoni risultati hanno dato, lo scorso anno, i presidi capillari organizzati nelle aree a maggiore densità agricola dalle forze dell'ordine –:

   quali ulteriori iniziative di competenza, ivi compresa la previsione di protocolli specifici con le forze dell'ordine, e quali misure di sostegno, anche con riferimento all'aggiornamento tecnologico delle misure di sicurezza e di controllo delle proprietà, intendano promuovere i ministri interrogati per il contrasto alle «agromafie » ed il ristoro degli agricoltori danneggiati dalle attività illegali.
(3-01075)