• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01939-A/013    premesso che:     il disegno di legge in esame si prefigge, tra i suoi obiettivi, quello di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01939-A/013presentato daZOLEZZI Albertotesto diGiovedì 24 ottobre 2019, seduta n. 245

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame si prefigge, tra i suoi obiettivi, quello di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia circolare, nonché alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione degli stessi;
    la problematica relativa alla presenza ingente di rifiuti in ambiente marino – secondo quanto riportato nella relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente, trasmessa al Parlamento nel giugno del 2018 – ha negli ultimi tempi assunto le dimensioni di una sfida complessa e globale, oggetto di attenzione e causa di diffuse preoccupazioni a tutti i livelli. Le materie plastiche sono le componenti principali dei rifiuti marini, che si stima rappresentino fino all'85 per cento dei rifiuti marini trovati lungo le coste (beach litter), sulla superficie del mare e sul fondo dell'oceano (marine litter). Si stima che vengano prodotte annualmente, a livello mondiale, 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni di tonnellate si perdono in mare ogni anno;
    nel programma di misure della Strategia Marina italiana (attuativa dell'articolo 13 della Direttiva Quadro 2008/56/CE, recepita nell'ordinamento nazionale con il decreto legislativo n. 190 del 2010) sono incluse misure finalizzate, tra l'altro, alla sensibilizzazione del pubblico e degli operatori economici e alla riduzione del marine litter;
    la nuova direttiva 2019/883/UE sugli impianti portuali di accolta per il conferimento dei rifiuti delle navi (che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'UE del 7 giugno 2019 e che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 28 giugno 2021, ha introdotto rilevanti novità;
    relativamente alle esigenze di informazione, il paragrafo 7 dell'articolo 8 dispone che gli Stati membri provvedono alla raccolta dei dati di monitoraggio riguardanti il volume e la quantità dei rifiuti accidentalmente pescati e li trasmettono alla Commissione e che, sulla base di tali dati, la Commissione pubblica una relazione entro il 31 dicembre 2022 e successivamente con cadenza biennale,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di promuovere studi mirati alla conoscenza del fenomeno dell'abbandono di rifiuti in mare, con particolare riguardo alle principali componenti delle plastiche, sia macro che micro, anche attraverso l'istituzione, presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di una Piattaforma nazionale, eventualmente tenendo conto della metodologia messa a punto dal progetto europeo MARLIS e in coordinamento con l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR);
   a valutare l'opportunità di individuare le filiere produttive maggiormente responsabili del fenomeno al fine di attuare la responsabilità estesa del produttore, nonché di attivare politiche di prevenzione dei rifiuti marini e di contrasto al fenomeno dell'abbandono di rifiuti in mare.
9/1939-A/13. Zolezzi.