• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03897 (4-03897)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03897presentato daFERRO Wandatesto diMercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   FERRO e BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   è di pochi giorni la notizia che Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha valutato la ginecologia dell'ospedale pugliese di Catanzaro come il primo e principale centro calabrese per la diagnosi e la cura dei tumori della sfera riproduttiva femminile. Un risultato importantissimo, che conferma come centinaia di donne e di famiglie calabresi possono confidare nelle migliori cure dentro casa, senza la necessità di fare le valigie in un momento così delicato della vita;

   solo pochi mesi fa è giunta la tanto attesa notizia dell'avvio delle attività del centro di procreazione assistita dell'azienda Pugliese, primo e unico centro di III livello pubblico presente sull'intera regione e l'avvio della parto-analgesia, fortemente sollecitata dall'attuale struttura commissariale, quale indicatore di civiltà;

   arrivano da tutta la regione, e sono più di 2.200, le donne che ogni anno scelgono il Pugliese per mettere al mondo i loro bambini. Un numero destinato a crescere, considerata la chiusura di diversi punti nascita sul territorio, l'ultimo poche settimane fa a Soverato;

   nonostante ciò, proprio la ginecologia del Pugliese sembra uno dei reparti più a rischio in caso di riorganizzazione aziendale, qualora i 150 precari in seno all'ospedale dovessero vedere confermato il licenziamento promesso;

   forte è la preoccupazione, e soprattutto l'incredulità tra il personale medico, infermieristico, ostetrico e tra i responsabili delle unità operative, sia della struttura aziendale che di quella universitaria: un reparto modello di integrazione, lo sanno tutti, in cui l'illuminata direzione degli ultimi anni ha fatto sì che turni di guardia, sale operatorie, reparti di degenza (appena ristrutturati tra l'altro), tutto sia perfettamente integrato;

   si sta parlando di un reparto con una integrazione azienda-università vera; sale operatorie attive senza sosta, grazie al lavoro incessante di decine di infermieri e operatori sanitari che adesso si trovano con le lettere di licenziamento in tasca. E nonostante ciò continuano a svolgere il loro lavoro con la massima professionalità. Solo all'azienda Pugliese, la ginecologia universitaria ha portato centinaia di migliaia di euro in finanziamenti ministeriali, su progetti vinti dai professori che vi lavorano, tra il 2016 e il 2019;

   non si riesce a credere che una gestione politica, a giudizio degli interroganti così scellerata, possa minare il lavoro degli ultimi 30 anni –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e, accertata la fondatezza degli stessi, quali urgenti iniziative intenda adottare, per quanto di competenza e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Calabria, per scongiurare il paventato taglio del personale dell'ospedale Pugliese di Catanzaro.
(4-03897)