• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00531 (2-00531) «Cappellacci».



Atto Camera

Interpellanza 2-00531presentato daCAPPELLACCI Ugotesto diMercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   lo stabilimento industriale per la produzione di alluminio di Portovesme (Sud Sardegna), dopo la cessione da parte dell'Alcoa, è attualmente oggetto di un piano di rilancio condiviso tra le istituzioni e il nuovo proprietario, la Sider Alloys;

   per la completa realizzazione delle azioni previste è di vitale importanza lo scioglimento di uno dei nodi più rilevanti: quello relativo alla definizione del costo dell'energia;

   l'ultimo decreto riguardante il prezzo dell'energia è stato emanato il 3 settembre 2019;

   a distanza di quasi tre mesi ancora non è ancora stato definito il prezzo né è stato firmato alcun contratto né è stato fissato il valore della interrompibilità;

   ancora risultano indefiniti altresì gli oneri di sistema;

   in seguito a questi ritardi l'azienda subentrata all'Alcoa si trova dinanzi a un quadro di incertezza, che di fatto impedisce una programmazione degli investimenti in linea con i piani precedentemente approvati e che, se dovesse protrarsi ancora nel tempo, rischia di pregiudicare l'intera operazione di rilancio del polo industriale di Portovesme;

   tale situazione di incertezza rischia di incidere anche sulla situazione lavorativa delle oltre 135 unità lavorative già presenti nello stesso stabilimento e mette a rischio l'obiettivo di arrivare a oltre 600 occupati;

   peraltro, il 31 dicembre scade ultima tranche per le aree di crisi complessa sugli ammortizzatori sociali in deroga: in Sardegna oltre 750 lavoratori, contando anche l'area di Porto Torres, rischiano di trovarsi senza sostegno;

   occorre un'azione rapida e corale di tutte le istituzioni coinvolte affinché gli operai, le loro famiglie e un intero territorio non passino dal sogno di una ripresa produttiva e lavorativa all'incubo di una nuova vertenza industriale;

   è necessario e improcrastinabile un intervento del Governo, adeguato alla dimensione nazionale della questione: infatti, non si tratta solo di evitare una nuova catastrofe sociale in un territorio che più di altri ha patito gli effetti della crisi economica, ma di rilanciare un settore strategico per l'economia nazionale come l'alluminio; è sufficiente ricordare che l'Italia ogni hanno ha un fabbisogno di oltre un milione e mezzo di tonnellate –:

   se il Governo intenda aprire immediatamente un tavolo di crisi, che veda la partecipazione della regione autonoma della Sardegna, dell'azienda, delle organizzazioni sindacali e di Invitalia, al fine di condividere le azioni necessarie a garantire l'avvio in tempi certi della produzione nello stabilimento di Portovesme;

   se il Governo intenda porre in essere tutte le iniziative necessarie ad abbattere il costo dell'energia sia per risolvere il caso del polo industriale di Portovesme sia per consentire alla Sardegna di aprire una prospettiva per il settore industriale che permetta di investire nell'isola e di poterlo fare a pari condizioni con le altre regioni nazionali ed europee.
(2-00531) «Cappellacci».