• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02352 LEONE, LOMUTI, CAMPAGNA, NOCERINO, SANTANGELO, LOREFICE, AUDDINO, ABATE, TRENTACOSTE, MOLLAME, ANASTASI, LANNUTTI, ROMANO, MONTEVECCHI, ANGRISANI - Ai Ministri della giustizia e della...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02352 presentata da CINZIA LEONE
martedì 22 ottobre 2019, seduta n.157

LEONE, LOMUTI, CAMPAGNA, NOCERINO, SANTANGELO, LOREFICE, AUDDINO, ABATE, TRENTACOSTE, MOLLAME, ANASTASI, LANNUTTI, ROMANO, MONTEVECCHI, ANGRISANI - Ai Ministri della giustizia e della salute. - Premesso che:

dal 15 al 18 agosto 2019 circa 300 persone, tra dirigenti e militanti del Partito Radicale insieme all'Osservatorio delle Camere Penali italiane, a diversi parlamentari, ai garanti delle persone private della libertà, hanno visitato 70 istituti penitenziari in 17 regioni;

nel carcere di Palermo "Ucciardone- Calogero Di Bona" i detenuti sono 395, tra i quali 24 giovani adulti e circa 72 stranieri, ristretti nei 279 posti regolamentari e quelli con condanna definitiva sono 377;

gli agenti di Polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 179, a fronte di una pianta organica che ne prevedrebbe 211, mentre gli educatori in servizio sono 3 (di cui una unità con limitazione di mansioni), a fronte di una pianta organica di 5; questa situazione, ovviamente, comporta un forte disagio del personale che non riesce a conciliare la necessità di garantire la sicurezza della struttura con quella di garantire la qualità della vita dei detenuti;

considerato che:

sulla rivista "Ristretti Orizzonti" del 17 agosto 2019 è stato pubblicato l'articolo dal titolo "Palermo: visita all'Ucciardone del Partito Radicale e delle Camere Penali italiane", a firma di Maria Brucale;

l'articolo riferisce come il tasso di sovraffollamento sia sottodimensionato rispetto a tante altre realtà carcerarie ed appare rilevante solo per la sezione IX, che è destinata, in tempi rapidi, alla chiusura in attesa dell'apertura della sezione VI, in via di ristrutturazione;

nella detta sezione i bagni non sono provvisti di doccia, le tubature sono spesso rotte, l'ambiente è promiscuo e il solo lavello in uso serve a tutte le esigenze di vita, alla cucina, alla pulizia delle stoviglie e all'igiene personale. Anche le docce comuni sono usurate e logore;

il citato articolo riporta, altresì, come per gli ospiti della IX sezione sia possibile uscire dalla cella solo per quattro ore al giorno, due la mattina e due il pomeriggio, per accedere a un passeggio decisamente insufficiente, di circa 15 metri quadri, con il cielo grigliato che non consente sostanzialmente l'esercizio di alcuna attività fisica;

i detenuti segnalano la presenza massiccia di scarafaggi e zanzare, nonché l'assenza di fornitura da parte dell'amministrazione di prodotti disinfettanti per gli ambienti;

considerato, inoltre, che:

a fronte di una presenza di detenuti stranieri c'è, invece, l'assenza di mediatori culturali, una carenza grave per le tante persone che non conoscono la nostra lingua e le nostre leggi e vivono da ostaggi un sistema all'interno del quale non sono in grado di fare valere i loro diritti;

il carcere ammette la comunicazione via "skype" sostitutiva del colloquio con i propri congiunti che devono essere previamente identificati; i detenuti con i quali la delegazione ha parlato lamentano di non conoscere tale opportunità e questa carenza comunicativa sarebbe risolta con la presenza dei mediatori culturali;

le altre sezioni sono dotate di doccia in cella, ma spesso l'acqua calda non è disponibile;

la struttura ospita diverse persone con patologie psichiatriche,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione descritta e, in caso affermativo, se e in quale modo intendano intervenire al fine di garantire un adeguato livello di assistenza alla popolazione reclusa, più in generale nelle carceri italiane e in particolare all'istituto penitenziario di Palermo "Ucciardone- Calogero Di Bona";

quali iniziative intendano assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;

quali provvedimenti intendano adottare per porre fine ai trattamenti disumani e degradanti ai quali sono oggigiorno sottoposti i detenuti nel carcere di Palermo "Ucciardone- Calogero Di Bona";

quali misure il Ministro della salute intenda prendere per risolvere la grave situazione sanitaria, considerata la presenza nella struttura di casi psichiatrici.

(4-02352)