Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
S.2/00048 MORONESE, SANTILLO, DI MICCO, ANGRISANI, CASTELLONE, MAUTONE, VACCARO, DE LUCIA, CASTIELLO, CIOFFI, GAUDIANO, GIANNUZZI, GRASSI, LA MURA, ORTOLANI, PRESUTTO, PUGLIA, RICCIARDI, URRARO,...
Atto Senato
Interpellanza 2-00048 presentata da VILMA MORONESE
martedì 22 ottobre 2019, seduta n.157
MORONESE, SANTILLO, DI MICCO, ANGRISANI, CASTELLONE, MAUTONE, VACCARO, DE LUCIA, CASTIELLO, CIOFFI, GAUDIANO, GIANNUZZI, GRASSI, LA MURA, ORTOLANI, PRESUTTO, PUGLIA, RICCIARDI, URRARO, VANIN, PAVANELLI, LUCIDI, D'ANGELO, CRUCIOLI, LOREFICE, GIARRUSSO, FENU, LEZZI, PIRRO, ACCOTO, EVANGELISTA, MININNO, LUPO, GUIDOLIN, ROMANO, AIROLA, RICCARDI, ABATE, ENDRIZZI, DI GIROLAMO, MATRISCIANO, SANTANGELO, DELL'OLIO, CAMPAGNA, MOLLAME, QUARTO, CROATTI, BOTTO, CORBETTA, TRENTACOSTE, BOTTICI, L'ABBATE, CORRADO, LANNUTTI, DONNO, MANTERO, MORRA, NATURALE, NOCERINO, DESSI', LOMUTI, ANASTASI, AUDDINO, FLORIDIA, FEDE, PIARULLI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
in base alle informazioni in possesso alla prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, intorno alle 5.30 del 17 ottobre 2019 fiamme alte quaranta metri si sono alzate dallo STIR (stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti) di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. I camion della nettezza urbana che erano in fila per il conferimento dei rifiuti hanno dovuto fare marcia indietro. Sul posto sono intervenuti gli uomini del corpo dei Vigili del fuoco per domare l'incendio;
nel suddetto sito era stoccata parte dei rifiuti accumulati in seguito alla chiusura momentanea per manutenzione dell'inceneritore di Acerra;
ai sensi dell'art. 197 (competenze delle province) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, alle province competono in linea generale le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale;
ai sensi dell'articolo 26-bis del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, i gestori di impianti di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti, esistenti o di nuova costruzione, hanno l'obbligo di predisporre un piano di emergenza interna allo scopo di: a) controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni per la salute umana, per l'ambiente e per i beni; b) mettere in atto le misure necessarie per proteggere la salute umana e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti; c) informare adeguatamente i lavoratori e i servizi di emergenza e le autorità locali competenti; d) provvedere al ripristino e al disinquinamento dell'ambiente dopo un incidente rilevante. Dallo stesso articolo 26-bis, al comma 5, si evince che, per i suddetti impianti, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti, il prefetto, d'intesa con le regioni e con gli enti locali interessati, predispone il piano di emergenza esterna all'impianto e ne coordina l'attuazione, allo scopo di: a) controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni per la salute umana, per l'ambiente e per i beni; b) mettere in atto le misure necessarie per proteggere la salute umana e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti, in particolare mediante la cooperazione rafforzata con l'organizzazione di protezione civile negli interventi di soccorso; c) informare adeguatamente la popolazione, i servizi di emergenza e le autorità locali competenti; d) provvedere sulla base delle disposizioni vigenti al ripristino e al disinquinamento dell'ambiente dopo un incidente rilevante;
considerato che:
un incendio di simili proporzioni si era già verificato nello stesso impianto nel novembre dello scorso anno e la prima interpellante ha avuto modo, tramite un sopralluogo, di verificare, già in quella circostanza, anche in presenza del Ministro dell'ambiente, gli enormi danni causati;
a seguito di quell'evento, il 2 novembre del 2018, si è tenuto un incontro straordinario del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, e successivamente data la rilevanza, si è tenuto in data 19 novembre un Consiglio dei ministri straordinario presso la Prefettura di Caserta, che ha portato all'assunzione di impegni condivisi tra i Ministeri e le autorità competenti per territorio attraverso la sottoscrizione del Piano d'azione per il contrasto dei roghi di rifiuti;
il Piano d'azione ha previsto tra le altre cose un ambito d'intervento specifico (si veda ambito di intervento n. 3) per il presidio e controllo del territorio come strumento di prevenzione degli incendi di rifiuti da realizzare tramite una serie di azioni, tra cui l'implementazione della rete di sicurezza e videosorveglianza attraverso un sistema centrale di controllo permanente. Per questa azione sono stati indicati come referenti il Ministero dell'interno, della difesa e la Regione Campania;
considerato inoltre che come si rammenta anche nella circolare ministeriale recante "Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi" del 15 marzo 2018, in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti devono essere previsti tra l'altro: impianto o dispositivi antincendio conformi alle norme vigenti in materia; impianto di videosorveglianza, possibilmente con presidio 24 ore su 24,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario convocare con urgenza il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica;
se non ritenga opportuno acquisire con urgenza un'informativa dal Prefetto di Caserta, in modo da comprendere se siano state attuate le misure di videosorveglianza del sito di stoccaggio, così come previsto dal Patto d'azione del 19 novembre 2018;
se non consideri sia opportuno acquisire con urgenza un'informativa da parte delle amministrazioni territoriali competenti per conoscere lo stato dell'arte della predisposizione del piano di emergenza esterna dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal citato articolo 26-bis;
se intenda attivare le autorità competenti al fine di verificare se risultino notizie o fatti che possano condurre gli incendi ad azioni legate alla camorra o alla criminalità organizzata;
se a parere del Ministro non sia opportuno prevedere il commissariamento dell'impianto, per sottrarlo alla gestione fallimentare della Provincia di Caserta e della Regione Campania;
quali iniziative si intendano intraprendere per contrastare il fenomeno degli incendi agli impianti di trattamento dei rifiuti, tenendo presente le ultime e rilevanti operazioni condotte dalla Procura distrettuale antimafia di Milano, che hanno portato agli arresti di numerose persone, e che hanno disvelato il meccanismo criminale di smaltimento illecito dei rifiuti condotti da impianti ed aziende anche operanti nel casertano e nel napoletano.
(2-00048 p. a.)