• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01038 (3-01038)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01038presentato daROSPI Gianlucatesto diMercoledì 16 ottobre 2019, seduta n. 240

   ROSPI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in Italia ci sono circa 5.645 impianti eolici per quasi 7.000 aerogeneratori di varie taglie di potenza;

   gran parte di questi parchi eolici si trovano nel sud Italia infatti, circa il 90 per cento degli impianti si trova nelle regioni del Sud;

   la Basilicata risulta essere una delle regioni del sud Italia con il maggior numero di parchi eolici presenti su proprio territorio; infatti, si contano circa 1409 installazioni per complessivi 1242 mega watt;

   in moltissime aree della Basilicata si sta assistendo ad una proliferazione incontrollata di impianti eolici che hanno un alto tasso di impatto ambientale e che deturpano il territorio lucano, rendendo la vita impossibile alle popolazioni locali;

   negli ultimi anni si è assistiti ad una vera e propria corsa al vento da parte di molte multinazionali del settore, che hanno presentato diversi progetti per un totale di 178 nuove torri e un incremento di 541 mega watt;

   l'aumento previsto porterebbe a raddoppiare nei prossimi anni il fabbisogno di potenza installata per la fonte eolica in Basilicata, arrivando a 1744 mega watt, rispetto ai circa 981 previsti dal piano regionale di indirizzo energetico ambientale;

   da quanto si apprende da organi di stampa nel corso del 2019 la regione avrebbe rilasciato nuove autorizzazioni per la realizzazione di altri impianti, per un totale di 332 mega watt di potenza e con circa 74 aerogeneratori, i quali risulterebbero maggiormente impattanti sul territorio;

   nei giorni scorsi si è appreso di un'operazione da parte della direzione investigativa antimafia (Dia) di Caltanissetta, la quale ha sequestrato due impianti eolici situati a Potenza ed Avigliano di proprietà dell'imprenditore Santo Valenti, ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan mafioso del boss Rinzivillo;

   l'operazione della Dia riaccende i riflettori su un settore, quello dell'eolico in Basilicata, sul quale aleggiano da tempo sospetti su possibili infiltrazioni criminali provenienti da altre regioni limitrofe;

   nel rapporto annuale sulle Ecomafie la stessa Legambiente ha lanciato l'allarme in merito ad una possibile collusione tra il mondo dell'eolico e la criminalità organizzata in Basilicata –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intenda assumere per contrastare eventuali infiltrazioni criminali nel sistema eolico lucano e, in generale, per ridurre l'impatto ambientale degli impianti eolici.
(3-01038)