• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01181 PUCCIARELLI - Al Ministro della salute. - Premesso che: il carcinoma mammario è il tumore più frequente nella donna. In Italia la malattia colpisce poco più di cinquantamila donne...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01181 presentata da STEFANIA PUCCIARELLI
martedì 15 ottobre 2019, seduta n.155

PUCCIARELLI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

il carcinoma mammario è il tumore più frequente nella donna. In Italia la malattia colpisce poco più di cinquantamila donne all'anno. Nonostante questi numeri, però, il tumore è anche uno di quelli che presenta i più alti tassi di guarigione. Le probabilità di guarigione sono tanto più alte quanto più la diagnosi è precoce;

tra le donne, come già precisato il più frequente tumore è quello della mammella, rappresentando il 29 per cento di tutte le neoplasie, seguito da quello del colon-retto (13 per cento), polmone (8 per cento), tiroide (6 per cento) e corpo dell'utero (5 per cento), (Fonte dati Airtum);

nello specifico, il carcinoma mammario si distingue in forme non invasive, che non si estendono oltre la membrana basale dei dotti mammari, e in forme invasive, capaci di estendersi oltre i dotti e raggiungere le stazioni linfonodali o altre parti del corpo, diversi tipi di carcinoma della mammella (istologicamente la forma più frequente è il carcinoma duttale infiltrante; altre forme sono il carcinoma lobulare, il tubulare, il mucinoso e altri più rari) che differiscono per comportamento biologico e risposta alle terapie;

per tumore al seno metastatico si intende un tumore che, dalla sua sede primaria, si è diffuso in altre regioni del corpo attraverso la circolazione linfatica e sanguigna. Oltre a moltiplicarsi con maggiore rapidità delle cellule sane, quelle tumorali, cioè le metastasi, possono alterare le funzioni degli organi vitali, fino a comprometterle del tutto. Il tumore al seno metastatico è una malattia curabile, sebbene non ancora guaribile poiché le metastasi tendono a ricomparire. Le cure cercano di impedire la proliferazione ulteriore delle cellule tumorali in altri organi ed eliminare gli eventuali sintomi della malattia. Oggi è possibile convivere con il tumore al seno metastatico e avere una buona qualità della vita anche per molti anni, soprattutto se esso è diagnosticato precocemente;

grazie allo screening si migliora la diagnosi e si riduce la mortalità;

negli ultimi anni proprio il rilievo precoce della malattia ha consentito di ricorrere alla chirurgia conservativa (quadrantectomia). Più del 57 per cento delle donne invitate alla campagna preventiva accetta questa opportunità di salute (anche se in modo difforme tra le varie aree del Paese);

la prevenzione è sicuramente una fra le più importanti azioni da promuovere per combattere l'insorgenza della malattia affiancata al sostengo per la ricerca;

considerato che:

ottobre è il mese dedicato alla prevenzione di tale patologia;

la rilevante importanza della diffusione di una giornata esige che venga assicurata in ogni regione il coinvolgimento di tutta la popolazione interessata ai programmi di screening mammografico,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda per far sì che la data del 13 di ottobre venga istituita come la giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico.

(3-01181)