• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02906 (5-02906)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02906presentato daVISCOMI Antoniotesto diMartedì 15 ottobre 2019, seduta n. 239

   VISCOMI, CARNEVALI e SIANI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   le condizioni del servizio sanitario regionale della regione Calabria, sia sul piano giuridico-istituzionale che su quello organizzativo-gestionale, sono tanto note da non aver bisogno di essere richiamate in questo atto di sindacato ispettivo;

   nell'ambito della rete regionale un ruolo di primo piano è svolto dalla Struttura operativa complessa di medicina d'urgenza ed accettazione dell'Azienda ospedaliera pugliese-Ciaccio di Catanzaro, ruolo che trova immediata conferma nei 56.000 accessi registrati nel 2018 con un incremento del 5 per cento rispetto all'anno precedente;

   tale impegnativa e preziosa attività è assicurata, allo stato attuale, anche grazie all'apporto collaborativo del personale assunto con contratto a termine: 7 medici su un totale di 22 (che peraltro rappresentano, nel loro complesso, solo il 38 per cento) del personale medico necessario con un fabbisogno che, calcolato in base agli standard nazionali, sarebbe invece di circa 32 unità); 19 infermieri professionali su un totale di 53; 3 operatori socio-sanitari con contratto a tempo determinato su un totale di 26;

   a quanto risulta, anche sulla base delle segnalazioni allarmate del direttore della Soc medicina d'urgenza ed accettazione, sussistono seri problemi per assicurare una provvista di personale adeguata, giacché le autorizzazioni alle assunzioni a tempo indeterminato preannunciate dall'ufficio del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali non sono, secondo gli interroganti, di per sé sufficienti ad assicurare il mantenimento della provvista attuale di personale, essa stessa già carente rispetto ai fabbisogni necessari per assicurare adeguati livelli di assistenza;

   le conseguenze di tale situazione sono facilmente intuibili; basti pensare, tanto per fare un esempio, alla perdita del personale addetto al triage che ha già ottenuto attraverso apposito corso formativo le competenze necessarie, fatto che determinerà grosse difficoltà per lo svolgimento di una funzione che deve essere garantita in modo continuativo nelle 24 ore;

   altre conseguenze negative si riverseranno sull'attività strutturata dell'Osservazione breve intensiva (Obi) che, dal suo potenziamento avvenuto alla fine del 2018, ha portato ad una migliore stratificazione dei pazienti con una riduzione dei ricoveri impropri; si determinerà la chiusura dell'attività in medicina d'urgenza che, nel 2018, ha effettuato 897 ricoveri con un incremento del 15 per cento rispetto al 2017 con 12 posti letto (peraltro già penalizzata rispetto agli altri Ospedali HUB della regione dotati di 20 posti letto); il reparto di rianimazione ha in organico 5 infermieri e 3 medici a tempo determinato, il blocco operatorio ha 4 infermieri a tempo determinato, l'Utic-cardiologia ha 3 infermieri e 2 medici che se non confermati porteranno ad una riduzione dei posti letto in cardiologia ed unità intensiva cardiologica, oltre che dell'attività sia di emodinamica che di elettrofisiologia, punti di riferimento per la Calabria. È evidente che la carenza del personale del dipartimento di emergenza è un problema istituzionale che va ben oltre gli ambiti strutturali e funzionali dell'area dell'emergenza –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tale situazione e delle possibili conseguenze che possono da essa derivare dal mancato raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire il diritto alla salute dei cittadini;

   se intenda assumere iniziative di competenza, anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, al fine di garantire che l'autorizzazione alle assunzioni tenga sempre conto delle condizioni oggettive e notevolmente diversificate delle strutture interessate;

   quali iniziative nell'immediato, per quanto di competenza, intenda adottare per far sì che vi sia un adeguato numero di personale idoneo ad assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza attualmente raggiunti, anche tenendo conto dell'opportunità di ridefinire un quadro normativo idoneo al rinnovo dei contratti a termine già in atto.
(5-02906)