• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01025 (3-01025)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01025presentato daCOSTA Enricotesto diLunedì 14 ottobre 2019, seduta n. 238

   COSTA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione delle attività di gestione delle tratte autostradali A21 Torino-Alessandria-Piacenza, A5 Torino-Ivrea-Quincinetto, la bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià e il Sistema autostradale tangenziale torinese (Satt), nonché, limitatamente agli interventi di messa in sicurezza dell'infrastruttura esistente, la progettazione, la costruzione e la gestione degli stessi;

   tale provvedimento era atteso dall'agosto 2016, scadenza naturale della precedente concessione;

   il provvedimento comprende anche la concessione del servizio di gestione del Sistema autostradale tangenziale torinese (Satt) che è composto dalla A55 — vale a dire le tangenziali nord e sud della città di Torino — per un totale di circa 55 chilometri di percorso autostradale a tre corsie;

   tale percorso risulta essere completamente gratuito per coloro i quali lo utilizzano, accedendovi ed uscendovi attraverso molti svincoli urbani;

   a pagare il pedaggio, sostenendo quindi i costi di manutenzione dell'intero tratto, sono esclusivamente quei cittadini che entrano ed escono dalla tangenziale utilizzando le barriere di pagamento poste in corrispondenza degli accessi agli assi autostradali (ad esempio Barriera di Carmagnola per chi percorre la A6 Torino-Savona);

   l'interrogante ha segnalato ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore (Ministro Lupi, nel 2014, Ministro Delrio, nel 2016, Ministro Toninelli, nel 2019) l'iniquità di tale situazione. Paradossalmente, infatti, l'utente che accede alla tangenziale tramite uno svincolo urbano può percorrere anche la sua intera lunghezza senza corrispondere alcun pagamento, contrariamente a quell'utente che — accedendo alla tangenziale da una delle barriere autostradali — si trova ricaricato il costo del transito in tangenziale già nel pedaggio dell'autostrada stessa (circa 1,50 euro per chi utilizza la A6 attraversando la Barriera di Carmagnola);

   ad avviso dell'interrogante, peraltro, non ha comunque valore l'obiezione secondo cui quella parte di pedaggio risulta corrispondere all'utilizzazione di quei tratti di raccordo che collegano la tangenziale con le autostrade e che il costo debba parametrarsi ai chilometri di questi raccordi, in quanto con tali risorse viene gestito l'intero tratto;

   l'occasione per riequilibrare tale iniquità non poteva che essere il bando per la nuova concessione, che avrebbe dovuto individuare adeguati strumenti di armonizzazione;

   a questo proposito, comunque, l'articolo 6 del citato decreto indica i «criteri di selezione» in base ai quali sarà selezionata l'offerta economicamente più vantaggiosa per aggiudicarsi l'appalto, di cui al suddetto bando di gara. Fra questi, al punto n. 3, degli elementi di natura tecnica (qualitativi), è inserita «l'individuazione di un sistema di esazione che al contempo assicuri la tutela dei diritti dei consumatori, favorisca la crescita economica del territorio e sia comunque orientata alla tutela ambientale» –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere al fine di riequilibrare il sistema di pedaggiamento del Sistema autostradale tangenziale torinese, al fine di evitare che i costi si ripercuotano esclusivamente sugli utenti che lo percorrono in entrata o in uscita dalle barriere autostradali.
(3-01025)