• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01176 COLTORTI, ANGRISANI, MARINELLO, VANIN, ACCOTO, CORRADO, DE LUCIA, TRENTACOSTE, DONNO, FEDE, DI GIROLAMO, CASTELLONE, SANTILLO, AIROLA, GRANATO, RUSSO, PRESUTTO, GARRUTI, PIRRO, DI MARZIO,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01176 presentata da MAURO COLTORTI
giovedì 10 ottobre 2019, seduta n.154

COLTORTI, ANGRISANI, MARINELLO, VANIN, ACCOTO, CORRADO, DE LUCIA, TRENTACOSTE, DONNO, FEDE, DI GIROLAMO, CASTELLONE, SANTILLO, AIROLA, GRANATO, RUSSO, PRESUTTO, GARRUTI, PIRRO, DI MARZIO, GIANNUZZI, MININNO, MAUTONE, ROMAGNOLI, GRASSI, LEONE, ABATE, AGOSTINELLI, MOLLAME, SANTANGELO, PESCO, DI NICOLA, LANNUTTI, PIARULLI - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. - Premesso che:

Altavilla Silentina è una cittadina che sovrasta la piana del Sele fino al golfo di Salerno, nota perché in queste terre nel 71 a. C., muore il gladiatore Spartacus alla testa della più grande ribellione dell'antichità contro Roma con 40.000 schiavi e gladiatori verso altrettanti soldati della legione romana che vennero sterminati a Scanno (frazione di Altavilla Silentina). È inoltre nota per l'operazione "Avalanche", annoverata tra le più importanti operazioni degli Alleati nel secondo conflitto mondiale, a tutt'oggi studiata nelle accademie militari;

all'interno della città sorge un castello Normanno del 1080 vincolato dai beni culturali che costituisce uno dei centri della Congiura dei Baroni mossa per uccidere Federico II di Svevia e che divenne in seguito residenza della famiglia Colonna;

considerato che:

il castello è stato acquistato nel 1999 dalla società "Tele A Srl" di Alfredo Abbaneo per soli 258.000 euro da una famiglia locale. Alla suddetta società di Alfredo Abbaneo nel 2001 risulterebbero essere stati assegnati fondi pubblici per 606.588 euro, bando del Ministero dello sviluppo economico, legge n. 488 del 1992- bando del 2001 (12°) del settore turistico alberghiero con graduatoria ordinaria della Regione Campania;

Abbaneo avrebbe ottenuto dal Comune di Altavilla Silentina il cambio di destinazione d'uso del castello ad attività turistico-alberghiera nel 2002 e avrebbe dato seguito ai lavori di ristrutturazione nel 2003, senza che risulti agli interroganti richiesta di nulla osta alla Sovrintendenza, né comunicazione inizio lavori, richiesta inoltrata agli uffici del Comune solo tre giorni prima dell'inizio degli stessi. A seguito di dell'omissione di tale richiesta, la Sovrintendenza non avrebbe potuto vigilare sulla correttezza del procedimento e dei lavori, come dalla stessa segnalato anche al Ministero;

le prime difformità edilizie risulterebbero essersi concretizzate quasi subito, visibili ad occhio nudo da tutti i cittadini e dagli uffici del Comune. Il castello si affaccia infatti sulla piazza centrale del paese e di fronte alle finestre del Comune, anche se questo nel suo ruolo di ente non sembra aver esercitato attività di controllo come avrebbe dovuto;

risulterebbe, altresì, che soltanto nel 2005 la Sovrintendenza avrebbe svolto i primi sopralluoghi, rilevando una serie di abusi che definisce un "inutile oltraggio", depositando un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Polizia municipale di Altavilla Silentina, esposto che ha ripetutamente presentato nel 2013 e nel 2014 con nuova denuncia a Procura, Carabinieri e Comune, intimando il ripristino del bene sostenendo altresì, in un relazione inviata al Ministero, di non essere in possesso di documentazione fotografica atta a stabilire le originarie condizioni del castello e quantificarne con certezza le modifiche e i danni;

emergerebbe, inoltre, che Abbaneo nel 2014 abbia presentato ricorso al TAR e che la società Tele A srl, proprietaria del castello, sempre nel 2014, abbia effettuato una scissione, passando l'immobile ad una nuova ditta denominata "Immobiliare Tele A srl" e che tale operazione non risulterebbe comunicata alla Sovrintendenza. Per di più Immobiliare Tele A, a sua volta, nel 2016, avrebbe realizzato la vendita del castello per 990.000 euro a favore di " Esuberanza kft", una società ungherese con sede a Budapest e con capitale sociale di 10.000 euro, con socio unico tale Filomena Abbaneo (parente di Alfredo Abbaneo);

risulterebbe ancora agli interroganti che sul castello gravi un'ipoteca di euro 549.852, dovuta alla messa in mora di "Immobiliare Tele A srl" da parte di Equitalia per tributi non versati e che la prima società, "Tele A srl" sia stata messa in liquidazione con fallimento nel 2017 e a seguito di due gradi di giudizio persi. A tal proposito sembrerebbe che Alfredo Abbaneo abbia presentato ricorso in Cassazione;

il curatore fallimentare di Tele A srl, afferma che la vendita del castello "si inserisce in un ampio disegno preordinato alla dispersione, distruzione, sottrazione e/o occultamento del patrimonio";

un articolo d'inchiesta sulle vicende recenti riguardanti il castello è stato pubblicato il 4 settembre 2019 sul magazine nazionale "Panorama", a firma del giornalista Antonio Amorosi, dal titolo: "Salvate quel castello dal disastro". Dall'articolo risulterebbe inoltre che Alfredo Abbaneo il 28 giugno sarebbe stato al Comune di Altavilla Silentina (il settimanale ha pubblicato la foto di Abbaneo presso il Comune e spiega di aver documentazione provante in merito), con un tecnico e avrebbe dichiarato di aver trovato un accordo per chiudere la vicenda, attraverso il pagamento di una multa di 60.000 euro (come dichiara l'ingegnere Fusco a Panorama), cifra smentita categoricamente dal Ministero al giornalista e considerata gravemente limitata;

visto che:

Alfredo Abbaneo, a seguito del suo continuo interessamento, sembrerebbe agire ancora da proprietario;

il giornalista Amorosi, in una conferenza pubblica svoltasi il 15 settembre 2019 presso il teatro Auditorium di Altavilla Silentina e riprodotta in video su "Youtube", avrebbe mostrato una copiosa e nitida documentazione fotografica che dimostrerebbe la profondità degli abusi e degli scempi e, nel corso della conferenza, ha più volte sollevato domande nel merito e più precisamente: su quale base peritale è stato quantificato dalla Sovrintendenza il danno, se quest'ultima risulta non essere in possesso di foto che possano attestare le condizioni precedenti del castello, e da chi e come è stata redatta e argomentata la valutazione infine se il Ministero ne era al corrente;

considerato che:

sembrerebbe persistere un reato, quello "culturale" che non si prescrive ed è permanente se non c'è stata la rimozione degli abusi (sentenza n. 9860 del 3 aprile 1995 della Cassazione);

se corrispondesse al vero, l'omessa comunicazione alla Sovrintendenza della scissione societaria del 2014 da "Tele A Srl" a "Immobiliare Tele A Srl" ha privato l'ente ministeriale dell'esercizio di prelazione sul bene tutelato, costituendo un reato ancora in essere perché prescritto dopo 7 anni e sei mesi, quindi nel 2021,

si chiede di sapere:

se sia interesse del Ministro in indirizzo aprire un'approfondita indagine interna per fare chiarezza sulla vicenda a tratti oscura o lacunosa su tale bene tutelato e capire se ci siano state solo mancanze e sciatteria di operato da parte di tecnici ed enti preposti o anche gravi condotte tese a danneggiare beni su cui lo Stato è tenuto a vigilare e dare prescrizioni a norma di legge;

se sia interesse del Ministro effettuare un'eventuale sopralluogo del castello al fine di visionare di persona la gravità del danno e convocare il giornalista Amorosi per acquisire documentazione inedita e provante la gravità dello scempio effettuato ad un bene culturale vincolato;

se sia interesse del Ministro, nel caso, dopo gli accertamenti doverosi e necessari, riappropriarsi del bene e/o trovare un percorso con la finalità di ripristino della condizione del castello, normanno ed assicurarne lo stato di conservazione negli anni futuri, nonché una sua valorizzazione, ai fini del rilancio del borgo antico del paese di Altavilla Silentina con beneficio dell'indotto turistico e culturale per la comunità intera che ne avrebbe un vantaggio.

(3-01176)