• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02881 (5-02881)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02881presentato daCENNI Susannatesto diGiovedì 10 ottobre 2019, seduta n. 236

   CENNI, PADOAN, SERRACCHIANI e NARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di settembre 2019 la multinazionale Whirlpool ha deciso di cedere lo stabilimento di Napoli, definendolo non produttivo, alla società Prs (Passive Refrigeration Solutions) con sede a Lugano. Tale società, secondo quanto riportano i media, avrebbe intenzione di riconvertire la fabbrica, passando dalla produzione di lavatrici di nuova generazione all'assemblaggio di container refrigeranti, annunciando al tempo stesso di non poter assorbire tutta l'attuale forza lavoro e di dover ricorrere alla cassa integrazione per alcuni addetti;

   questa decisione della proprietà è arrivata, in maniera unilaterale, dopo che il 25 ottobre 2018 Whirlpool aveva annunciato un piano industriale di 250 milioni di euro di investimenti da distribuire tra il 2019 e il 2021, 17 milioni dei quali da realizzare nello stabilimento di Napoli, ottenendo così, nell'accordo firmato dal Governo presso il Ministero dello sviluppo economico, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che avevano lo scopo di supportare proprio il piano di investimenti;

   in seguito a tale decisione il 4 ottobre 2019 si è tenuta a Roma una manifestazione dei lavoratori degli stabilimenti Whirpool in Italia, preoccupati che la scelta per la fabbrica di Napoli possa interessare gli altri siti produttivi nazionali;

   in particolare, desta allarme tra i lavoratori, i sindacati e gli enti locali la situazione dello stabilimento Whirlpool di Siena la cui condizione è simile a quella del capoluogo campano: produce, infatti, congelatori a pozzetto la cui richiesta sul mercato è in sensibile calo;

   lo stabilimento di Siena vive, inoltre, da anni una situazione di grave precarietà: si è infatti passati dal 2008, con una produzione di 800 mila elettrodomestici e 600 operai impiegati, al 2018 con 320 mila congelatori assemblati e una forza lavoro ad oggi di circa 350 unità; va inoltre aggiunto che da anni sono stati attivati contratti di solidarietà, attualmente si lavora in media 4 ore al giorno con circa 5/6 giorni di chiusura collettiva al mese, situazione che comporta una sensibile riduzione degli stipendi;

   nel citato piano industriale di Whirlpool, sempre da fonti stampa, sarebbero stati inoltre presenti investimenti in grado di aumentare la produzione annua dello stabilimento di Siena di 150 mila unità: fino ad oggi però gli investimenti oltre all'aumento dei volumi stanno disattendendo le previsioni;

   il 9 ottobre 2019 si è tenuto a Palazzo Chigi un incontro sulla vicenda Whirlpool nel corso del quale le associazioni sindacali hanno chiesto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, di far rispettare alla multinazionale gli accordi assunti con il piano industriale;

   dall'incontro sarebbe emersa la disponibilità da parte di Whirlpool di «riprendere il confronto» e sospendere a procedura di cessione di ramo d'azienda dello stabilimento di Napoli «non oltre il 31 ottobre». Per i sindacati la proposta della multinazionale, che «vorrebbe comunque mantenere» la riconversione industriale della fabbrica campana, è soltanto un modo «di prendere tempo» ed una «sospensione ad orologeria che non dà i tempi per un negoziato vero» e che non risolve quindi i problemi;

   i media hanno inoltre reso noto che il Ministro Patuanelli incontrerà i vertici di Whirlpool e verificherà la consistenza del piano di riconversione prima di convocare il tavolo istituzionale –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo per garantire la piena continuità occupazionale ed il rilancio produttivo degli stabilimenti Whirlpool in Italia, con particolare riferimento alle criticità presenti da anni nella fabbrica di Siena.
(5-02881)