• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03791 (4-03791)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03791presentato daMURONI Rossellatesto diMercoledì 9 ottobre 2019, seduta n. 235

   MURONI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il silenzio è calato su uno dei passaggi più critici del procedimento di autorizzazione che ha portato alla ripresa delle attività di ricerca di gas in Val di Noto, permesso di ricerca «Fiume Tellaro», di cui il Coordinamento nazionale No Triv si è occupato nei giorni scorsi e per cui si è attivato per l'accesso agli atti presso i competenti uffici della regione Siciliana;

   il punto dirimente è l'applicazione anche in Sicilia della legge nazionale n. 12 del 2019, che ha introdotto la sospensione dei procedimenti autorizzativi di permessi di ricerca e le attività di permessi di ricerca in tutto il territorio nazionale per la durata di 18 mesi a far data dal 12 febbraio 2019 e, comunque, fino all'approvazione del PiTESAI (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee);

   su questa vicenda in questi giorni è intervenuto l'atto di diffida inviato dai comuni del Distretto Sud al Ministero dello sviluppo economico affinché questo si pronunci sull'applicabilità della legge n. 12 del 2019 anche in Sicilia;

   a seguito dell'accesso agli atti, il Coordinamento nazionale No Triv è venuto in possesso di una nota ufficiale del 1° agosto 2019, in cui si citano due distinte richieste di parere, datate rispettivamente 30 aprile 2019 e 4 luglio 2019, formulate dal dirigente generale dell'assessorato dell'energia della regione Siciliana all'Avvocatura generale dello Stato – ad oggi rimaste inevase –, in merito all'applicabilità o meno alla Sicilia della legge nazionale sulle sospensioni, in virtù dello statuto speciale autonomo di cui gode la regione;

   la mancata risposta dell'Avvocatura dello Stato, si argomenta nella nota del 1° agosto 2019, avrebbe in qualche modo concorso, assieme ad altre concause, a far maturare la decisione da parte della regione Siciliana di autorizzare le attività di ricerca di «Fiume Tellaro», al fine di evitare di rischiare, di essere soccombente a fronte di più che probabili ed onerosi ricorsi da parte delle compagnie dell'Oil&Gas;

   a tal riguardo si ricorda che l'interrogante sulla vicenda «Fiume Tellaro» ha già depositato un'interrogazione (4-03591) a cui ancora non è stata data risposta e per questo ribadisce la richiesta che sarebbe peraltro opportuno che venissero revocati i decreti assessoriali del 5 e del 28 febbraio 2019 richiamati nella precedente interrogazione –:

   se il Ministro dello sviluppo economico sia in possesso delle due richieste di parere, citate in premessa, della regione Sicilia indirizzate all'Avvocatura dello Stato;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare nel più breve tempo possibile, anche alla luce dei progetti di cui in premessa, per porre fine alla deriva fossile che si sta compiendo in una delle aree più ricche di risorse naturali, di beni ambientali e culturali del nostro Paese;

   quali iniziative di competenza il Governo ritenga di dover intraprendere per restituire la dovuta trasparenza all'informazione diretta al pubblico in materia di istanze, permessi di ricerca e concessioni, inclusi quelli riguardanti la Sicilia, e per ricondurre la pianificazione ambientale, energetica e climatica al rispetto della normativa nazionale.
(4-03791)