• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02207 LANIECE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: la problematica relativa al confine...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02207 presentata da ALBERT LANIECE
martedì 8 ottobre 2019, seduta n.152

LANIECE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

la problematica relativa al confine italo-francese sul monte Bianco è sorta sin dal settembre 2015 con riferimento alla chiusura dell'accesso al ghiacciaio del Gigante dal rifugio "Torino", che si trova 80 metri sotto l'arrivo a punta Helbronner, che è situato in territorio italiano, disposta dal sindaco di Chamonix;

l'annosa disputa sull'individuazione della linea di confine tra Italia e Francia emerge ciclicamente nella zona del massiccio del monte Bianco;

ad oggi Italia e Francia non hanno individuato una soluzione condivisa, come si evince dalla nota dell'Istituto geografico militare, che evidenzia il permanere di due diversi tracciati della linea di confine;

la commissione mista italo-francese per la manutenzione dei termini e della linea del confine di Stato, tenutasi a Torino il 27-28 aprile 2016, ha stabilito che, per la zona oggetto di contestazione, la documentazione continuerà a riportare due diversi tracciati della linea del confine ed ha tuttavia sottolineato "l'importanza di evitare qualsiasi iniziativa unilaterale delle autorità locali in questo settore, e l'inderogabile necessità di coordinamento tra le autorità competenti dei due Paesi per il soccorso in montagna in questa zona sensibile";

tenuto conto che:

la Regione Valle d'Aosta ha preso atto di quanto comunicato dall'Istituto geografico militare, segnalando altresì la problematica alla Presidenza del Consigli dei ministri;

la mancata individuazione di una soluzione condivisa non ha sicuramente facilitato i rapporti tra i due Stati, anche se la Regione Valle d'Aosta ha sempre assicurato la massima collaborazione;

considerato che:

nel luglio 2019, i sindaci di Chamonix e di Saint-Gervais-les-Bains hanno adottato, senza coinvolgere in alcun modo le autorità valdostane, un'ordinanza congiunta di divieto di atterraggio con parapendio in un raggio di 600 metri dal monte Bianco, ordinanza che, data l'incongruenza tra le cartografie italiana e francese, ha interessato anche un'area ritenuta dall'Italia proprio territorio;

a seguito di tale episodio, la Regione Valle d'Aosta ha nuovamente rappresentato al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con nota del 9 agosto, l'importanza che un'iniziativa intergovernativa possa, nelle more di una soluzione definitiva, sensibilizzare le autorità francesi ad astenersi da qualsiasi intervento unilaterale sull'area oggetto di controversia;

la Regione, da parte sua, dà piena disponibilità a collaborare con le autorità francesi, in particolare per le attività volte a garantire la sicurezza in montagna, anche se questo impegno rimane sterile se dall'altra parte della frontiera continuano ad essere prese misure unilaterali e prive di ogni condivisione, come quella assunta dai sindaci di Saint-Gervais e Chamonix,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo italiano intenda adottare per supportare le istituzioni valdostane direttamente coinvolte;

quali iniziative intenda adottare affinché si giunga ad una soluzione definitiva ponendo fine al contenzioso sull'individuazione della linea di confine tra Italia e Francia sul monte Bianco.

(4-02207)