• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02843 (5-02843)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02843presentato daDELMASTRO DELLE VEDOVE Andreatesto diMartedì 8 ottobre 2019, seduta n. 234

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 27 settembre 2019 la presidente della Sottocommissione per i diritti umani del Parlamento europeo Maria Alena ha dichiarato di essere allarmata dalla possibile imminente esecuzione di Tashpolat Tiyip, eminente accademico uiguro ed ex presidente dell'università dello Xinjiang;

   la presidente Alena ha diffuso una nota stampa in cui viene riportato quanto segue. Tiyip è stato condannato in un processo segreto, dopo esser scomparso improvvisamente ed essere detenuto in isolamento dal 2017. Dopo la «condanna a morte sospesa», che include la possibilità di commutazione dopo due anni, secondo fonti informate ora rischia l'esecuzione imminente; Alena si dichiara preoccupata per l'isolamento e la condanna pronunciata contro l'ex direttore dell'Ufficio di supervisione dell'istruzione dello Xinjiang Satar Sawut. Anch'egli potrebbe essere giustiziato, così come lo scrittore e critico Yalqun Rozi, che sta scontando un ergastolo con un'accusa poco chiara. Vista la loro detenzione arbitraria e ingiustificata, devono essere rilasciati. Lo stesso vale per il numero allarmante di intellettuali e cittadini uiguri attualmente in detenzione;

   la presidente della Sottocommissione per i diritti umani ha chiesto alle autorità cinesi di sospendere immediatamente qualsiasi esecuzione programmata e di fornire informazioni credibili sul luogo in cui si trovano questi cittadini. Alena ha ribadito che le autorità devono garantire l'assistenza legale ai detenuti e l'autorizzazione a vedere i familiari e che eventuali arresti e procedimenti giudiziari devono essere affrontati in modo pienamente coerente con gli standard internazionalmente riconosciuti sul processo equo e giusto;

   l'interrogante ha già rappresentato al Ministro, attraverso l'interrogazione n. 5-02500 tuttora senza risposta, le conclusioni del China Tribunal, diretto da Sir Geoffrey Nice QC, dove viene denunciata la pratica di espianto degli organi dai prigionieri «di coscienza», tra cui la minoranza uigura, stimando la platea delle vittime in 90.000 –:

   quali iniziative diplomatiche intenda assumere il Governo per appurare la fondatezza delle ricostruzioni sulla pratica degli espianti di organi dai detenuti di coscienza, come gli appartenenti alla minoranza uigura, e quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al riguardo.
(5-02843)