• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02853 (5-02853)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02853presentato daRUFFINO Danielatesto diMartedì 8 ottobre 2019, seduta n. 234

   RUFFINO, GIACOMETTO, CORTELAZZO, CASINO, LABRIOLA e MAZZETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   è da mesi che diversi comuni del torinese hanno avanzato la richiesta, sostenuta anche dalla regione e dalla città metropolitana di Torino, di eliminare i caselli di Beinasco, Rivoli, Vado e Settimo, e introdurre un sistema di pagamento tramite bollino;

   come riporta «La Stampa» del 2 ottobre 2019 nella cronaca di Torino, nel testo del bando per il rinnovo delle concessioni della rete tangenziale di Torino, di questa richiesta non c'è traccia alcuna. Peraltro la richiesta dei vari comuni aveva trovato la disponibilità dell'allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli;

   la decisione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di pubblicare il bando di gara per l'assegnazione delle concessioni della tangenziale di Torino ha interrotto il dialogo. Stralciando dal capitolato la gestione dei pedaggi, il bando di gara impedisce di fatto l'avvio del percorso di eliminazione dei caselli;

   i sindaci coinvolti hanno inviato una dura lettera al neo Ministro Paola De Micheli circa l'interruzione da lei voluta circa la condivisione di decisioni strategiche. Come riporta il suddetto articolo di giornale, nella lettera, tra l'altro, si legge: «pubblicare il bando per l'assegnazione delle concessioni della tangenziale, della A21 Torino-Piacenza, della A5 Torino-Quincinetto e della Torino-Pinerolo, ha escluso dalla discussione la voce e le istanze dei territori e dei cittadini» che i sindaci rappresentano;

   come sottolinea anche Marco Gabusi, assessore regionale ai trasporti, la decisione di eliminare dal bando di gara l'obbligo, annunciato solo pochi mesi fa, del concessionario di presentare un'ipotesi di soppressione dei caselli, «significa che per i prossimi 12 anni, ovvero per la durata del nuovo contratto, difficilmente se ne potrà parlare. La conseguenza del mantenimento dei caselli è la condanna dei Comuni ad essere costantemente intasati da Tir e automobili e a subire passivamente un continuo aumento del livello di inquinamento ambientale (...) e si rischiano conseguenze per la salute dei cittadini»;

   con questo atto unilaterale il Ministro, ad avviso degli interroganti, tradisce una sensibilità ambientale solo a parole, e non tiene in considerazione le autonomie locali –:

   se non ritenga urgente adottare iniziative per rivedere il bando gara per l'assegnazione delle concessioni della tangenziale di Torino al fine di prevedere la soppressione dei caselli di cui in premessa, come concordato nei mesi scorsi con gli enti territoriali interessati.
(5-02853)