• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02821 (5-02821)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02821presentato daBUSINAROLO Francescatesto diVenerdì 4 ottobre 2019, seduta n. 232

   BUSINAROLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   come riportato da notizie di stampa (www.veronasera.it del 12 maggio 2019) vi è un clima di forte preoccupazione tra i 440 lavoratori, dipendenti dell'azienda Elcograf, ex Mondadori Printing, dal 2009 acquisita dal gruppo Pozzoni di Verona, scesi in piazza il 19 maggio 2019 per scioperare contro la paventata chiusura di alcuni stabilimenti produttivi, tra cui in primis quello veronese, a cui si aggiungono quello di Cles (Trento) con 130 dipendenti e quello di Melzo (Milano) con 120 dipendenti, per un totale di circa 700 persone rispetto al totale di 1.900 lavoratori del gruppo in Italia;

   la difficile situazione in cui versa Elcograf, con perdite pari a 3,5 milioni di euro nei primi due mesi del 2019, è dovuta a una costante riduzione di volumi ed attività, legata non soltanto alla crisi generale che da anni ha investito il settore dell'editoria, ma anche ad una drastica riduzione di commesse da parte della Mondadori, assegnate ad altri stampatori, a causa di un contenzioso tra le due aziende;

   con il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013, n. 157, è stato adottato il regolamento che prevede l'armonizzazione e quindi l'incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento di personale iscritto presso l'Inps, l'ex Enpals e l'ex Inpdap, personale nel quale rientrano anche i lavoratori dipendenti di aziende editoriali e stampatrici di periodici e poligrafici;

   l'articolo 1, comma 154, della legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205), in considerazione della grave crisi che da anni attanaglia il mondo dell'editoria, ha previsto norme che esentano dall'applicazione dei requisiti più stringenti previsti dal regolamento del 2013 sopracitato i dipendenti di imprese editoriali che hanno cessato l'attività, anche in costanza di fallimento, e per le quali è stata accertata la causale di crisi aziendale, i quali siano stati collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria sulla base di accordi di procedura sottoscritti tra il 1° gennaio 2014 e il 31 maggio 2015 –:

   sulla base di quanto esposto in premessa, quali iniziative il Governo intenda porre in essere al fine di individuare una soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali e il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie, messo a rischio da possibili chiusure degli stabilimenti produttivi a causa delle difficili situazioni in cui versano molte realtà aziendali italiane, in particolare quelle del settore editoriale, attraversate da una profonda crisi;

   se non si ritenga opportuno valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a ripristinare per i lavoratori dipendenti di imprese editoriali in crisi, per un tempo predefinito, il requisito di anzianità vigente sino all'entrata in vigore del succitato decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013, n. 157, in attuazione della cosiddetta riforma Fornero, di cui al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
(5-02821)